Bonolis al vetriolo: «Gli errori? Sono sempre pro Juve. Il sistema non cambia». Mazzola controcorrente: «La sconfitta non è colpa dell'arbitro»

Lunedì 30 Aprile 2018
Bonolis al vetriolo: «Gli errori? Sono sempre pro Juve. Il sistema non cambia». Mazzola controcorrente: «La sconfitta non è colpa dell'arbitro»
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«Sabato è successo quello che succede da tantissimi anni nel campionato italiano: una squadra molto forte come la Juventus, nel momento in cui c'è qualche difficoltà di percorso, trova incidentalmente degli errori che non sono mai a suo sfavore ma sempre a suo vantaggio. E così tutto si rimette nella giusta carreggiata».

È l'amara riflessione di Paolo Bonolis, conduttore tv e grande tifoso dell'Inter, in merito alle polemiche arbitrali che hanno fatto da sfondo al derby d'Italia. «Sempre le stesse polemiche? No, il sistema è sempre lo stesso, le polemiche sono successive. Guarda caso, un arbitro tremendamente bravo come Orsato è incappato in un pasticcio. Succede certamente a tutti di sbagliare, ma è incredibile quando una categoria si ritrova a sbagliare costantemente nel corso della storia sempre in una direzione e sempre in momenti importanti del campionato», sottolinea Bonolis ai microfoni di 'La politica nel pallonè su Gr Parlamento. «Siamo alle solite, è sempre la stessa storia: c'è chi gioisce, sempre gli stessi, e persone che pagano dazio per dare gloria a loro», è il pensiero del tifoso vip dell'Inter, che usa l'ironia per commentare la mancata espulsione di Pjanic.

«Abbiamo scoperto che c'è anche il lodo Pjanic, l'ammonizione che per altri diventa un pericolo per la Juve diventa un certificato di garanzia. Da quel momento in poi un giocatore ammonito della Juve può fare ciò che crede perché tanto il secondo cartellino non arriverà mai. Io sono quarant'anni almeno che vedo questo, è successo ancora. Non ricordo un campionato nel quale alla Juve sia stato sottratto qualcosa per un errore arbitrale. E quando questo capita in Europa -evidenzia riferendosi alle polemiche seguite a Real Madrid-Juventu- giù fiumi di parole, urla e strepiti perché non sono abituati. Come diceva Moratti non sono cattivi o ingiusti, è l'abitudine».

«La sconfitta della mia Inter non è colpa dell'arbitro: eravamo andati abbastanza bene ma poi non c'è stato nulla da fare.

Non è stato un furto, i bianconeri hanno vinto legittimamente, e l'espulsione di Vecino c'era». È un Sandro Mazzola che accetta sportivamente la sconfitta della sua Inter quello che è intervenuto oggi a 'Un Giorno da Pecorà su Rai Radio1. «Io non avrei tolto Icardi, è un giocatore che non toglierei mai». Piuttosto, incalza, «io avrei dato un cazzottone ad Icardi per farlo rientrare e avrei tirato Perisic per la maglia portandolo in panchina», aggiunge Mazzola che poi torna al passato, di quando Moratti disse no alla proposta di 'baffò di portare C.Ronaldo all'Inter. «Io vidi giocare Ronaldo nello Sporting Lisbona quando lui aveva 16-17 anni e il presidente dell'Inter era Moratti. Gli proposi di acquistarlo ma bisognava aspettare, non si poteva farlo subito. Moratti mi disse: vedi un pò se riesci. Ma bisognava aspettare un anno, bisognava pagare per bloccarlo e magari la sua squadra lo vendeva ad un altro. Quindi Moratti mi disse di aspettare, e aspettando, alla fine, C.Ronaldo andò al Manchester Utd».

Ultimo aggiornamento: 20:51
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