Juve-Napoli, il giudice punisce gli azzurri due volte

Giovedì 15 Ottobre 2020 di Emiliano Bernardini
Juve-Napoli, il giudice punisce gli azzurri due volte
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Tutto come da “protocollo”.

Nessuna sorpresa nella sentenza del giudice sportivo su Juventus-Napoli. Dopo 10 giorni di lunga attesa la Figc ha imposto il 3-0 a tavolino e anche la penalizzazione di un punto in classifica come previsto dall’art. 53 comma 2 Noif per la mancata disputa della gara in oggetto. Il giudice, in un documento di 7 pagine dove si ripercorre tutta la vicenda, ritiene che sia mancata si legge nel dispositivo “la fattispecie della forza maggiore” che secondo le norme sportive (art. 55 Noif) giustifica la mancata presentazione di una squadra per la disputa di una partita. Una sentenza che di fatto evita un precedente pericolosissimo. Il protocollo è salvo così come il campionato. Almeno per il momento. Perché nulla vieta alle Asl di intervenire nuovamente. 


QUESTIONE DI TEMPISTICA
Ma la sentenza emessa del giudice Mastrandrea è un vero capolavoro del punto di vista del diritto sportivo. Perché è riuscito a dimostrare che il parere dell’Asl, che ha vietato categoricamente al Napoli di partire per Torino, non fosse la causa di forza maggiore prevista dalle norme federali per ottenere il rinvio. Leggendo le sette pagine appare quasi disarmante come il giudice abbia ammesso che la comunicazione dell’azienda sanitaria era un “ordine dell’Autorità” a cui non si poteva venir meno (difficile del resto sostenere il contrario), ma specifica che il Napoli “aveva rinunciato” a disputare la gara di Torino con la Juve già prima che arrivasse il definitivo chiarimento negativo della Asl 2, e difatti aveva provveduto ad annullare il volo charter per Torino già la sera prima. Tutto si basa sulla tempista dei pareri prodotti dalle Asl. Solo l’ultima comunicazione è davvero una causa di forza maggiore. Sabato il Napoli sarebbe potuto partire, come previsto dal protocollo, domenica alle 14 era troppo tardi e in più il volo era stato già cancellato. Insomma la responsabilità che Juve-Napoli non si sia disputata è tutta del club Azzurro. Inoltre tutti i pareri prodotti dalla difesa siano arrivati «sulla base di specifiche e ripetute richieste di chiarimenti della società». Tra le righe si capisce che sia stato lo stesso Napoli a forzare un po’ la mano per “farsi dire” di non partire. 


RICORSO E NUOVI ATTI
Ma questo è solo il primo grado della giustizia sportiva. Juve-Napoli non è certo finita qui. Anzi rischia di durare parecchio. Il presidente De Laurentiis ha già annunciato il ricorso alla Corte d’Appello presentando tutti documenti che dimostrano le decisioni delle autorità sanitarie sulla base dei contagi Covid e che rendevano impossibile il viaggio a Torino che il Napoli aveva già organizzato. Non dovesse essere sufficiente, il Napoli è pronto ad arrivare fino in fondo, al Coni. Poi c’è anche la giustizia ordinaria, con il Tar a regalare ulteriori speranze. «Il Napoli da sempre rispetta le regole e la legge. Attende con fiducia l’esito dell’appello credendo fermamente nella Giustizia» si legge sui social del club. Parallelamente la procura della Figc sta indagando ancora sulla questione del rispetto del protocollo da parte del Napoli nei giorni precedenti. Ossia subito dopo la prima positività, quella di Zielinski. Su questo il giudice sportivo ha ritrasmesso gli atti alla procura. Per il Napoli ne emerge «un quadro complicato».

Ultimo aggiornamento: 08:32
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