La Juve vede l’Europa (minore), la terza vittoria consecutiva contro la Fiorentina la rilancia al nono posto in classifica, a -1 dal settimo.
Gara nervosa, la Fiorentina parte a mille, la Juve regge l’urto e rilancia sui piedi di Di Maria, regista offensivo aggiunto. E’ lui a pescare Kostic con i tempi giusti ma il piattone del serbo da due metri finisce a lato. La Juve alza i giri e trova il vantaggio, Di Maria in area trova Rabiot sul secondo palo: zuccata vincente con respinta di Terracciano oltre la linea. La Viola prova a reagire con una stoccata di Ikonè, salvataggio provvidenziale di Locatelli.
Poi nella ripresa i ruoli si invertono, la Fiorentina aumenta il possesso e alza il baricentro, mentre la Juve affonda in contropiede. Fabbri annulla per fuorigioco millimetrico (dopo il consulto Var) il 2-0 di Vlahovic (che non esulta contro il suo passato). Poi Kean ha due occasioni clamorose ma la mira è da rivedere. E’ l’ultimo guizzo dei bianconeri che perdono gamba e lucidità, subentra la stanchezza e la Viola ci crede.
Ultimi minuti in apnea per Bremer e compagni con giallo nel finale: Castrovilli pesca la giocata dell’1-1 con un gran tiro da fuori, ma Fabbri annulla per fuorigioco di Ranieri (che affossa Locatelli) in area, dopo il check Var. Lo Stadium è una bolgia mentre i giocatori della Fiorentina accerchiano Fabbri, Allegri si becca il giallo per un’esultanza isterica, e nel finale se la prende con un tifoso in tribuna che fischiavano la squadra: «Cosa c’è? Stai zitto! Vieni qua!».
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