È la settimana più delicata della stagione per la Juventus, dopo l’eliminazione in Champions, il nuovo filone dell’inchiesta Prisma e l’emergenza che limita all’osso le scelte di Max Allegri contro il Lecce.
FALLIMENTO «Non trovo la parola adatta per definire ora la Juventus, nella vita capitano anche queste cose. Non andiamo in frustrazione o non ne veniamo più fuori, l’arrabbiatura rimane. In campionato siamo in ritardo però abbiamo tempo e possibilità di recuperare. Ora abbiamo cinque partite importanti tra campionato e Champions. Poi dopo la sosta sarà un’altra stagione con tutti i giocatori. Domani può servire una partita sporca»
ERRORI «Col senno del poi… Quando si decidono le cose la decisione è sempre giusta. Chi va avanti con i se nella vita non ha fa nulla, sono tutti disperati nel mondo. Dobbiamo rovesciare il momento e dare un segnale importante. Ho un gruppo con alti valori morali e non devo rafforzare la mia posizione in panchina»
BABY IN RAMPA «In tutte le cose negative c’è un risvolto positivo. Il settore giovanile sta lavorando bene, con Miretti, Iling, Fagioli e Soulé, magari domani gioca qualcuno con meno esperienza che porta incoscienza. Miretti e Fagioli? Vedremo»
OBIETTIVI «Siamo all’11esima giornata. Parlare di scudetto non serve. Mercoledì è stata una batosta, domani dobbiamo reagire, siamo indietro, le altre stanno viaggiando. Il Napoli sta facendo cose straordinarie come il Milan. Anche Lazio, Inter e Roma stanno facendo cose importanti. Mancano ventisette partite e noi dobbiamo rubacchiare i punti a quelle davanti»
© RIPRODUZIONE RISERVATA