Juve, l'addio di Paratici apre le porte al ritorno di Allegri. Ma c'è anche il Real

Giovedì 27 Maggio 2021 di Alberto Mauro
Juve, l'addio di Paratici apre le porte al ritorno di Allegri. Ma c'è anche il Real

L’uomo che più di tutti nel 2019 spinse per l’addio di Allegri, in favore di Sarri, fino a ieri era uno degli ultimi ostacoli per il ritorno dello stesso Max a Torino. Con l’addio di Fabio Paratici la società bianconera fa un altro passo forse decisivo verso Allegri, con il quale sta già trattando l’ingaggio: per Max sembra tramontata la prima scelta Real Madrid (su Conte), mentre i bianconeri sono nettamente in vantaggio sull’Inter, un gioco di incastri che potrebbe dar vita a breve al puzzle perfetto o un domino da brividi. E intanto la Juventus inizia a programmare il futuro, senza Paratici (mancato rinnovo dopo 11 anni e 19 trofei) e con i probabili addii anche di Pirlo e Ronaldo da gestire, in rapida successione. «Sono stati anni bellissimi, di crescita professionale e di forti emozioni. Si chiude un capitolo importante della mia carriera - il messaggio d’addio di Paratici, tentato da un’esperienza in Premier (Tottenham?) -, in attesa di nuove sfide». Per Andrea Agnelli - «ha scritto in questi anni la storia della Juventus» - sarà Federico Cherubini (nuovo accordo triennale, insieme a lui probabile la promozione anche di Tognozzi e Manna) a raccoglierne l’eredità in Juventus, e molto probabilmente l’attuale Football Director sarà affiancato anche da una figura di spessore. Tra quelle valutate dalla Juventus c’è anche Giovanni Carnevali del Sassuolo e non è da escludere la possibilità del ritorno di Francesco Calvo. 
MAX C’È ANCHE MADRID
La Vecchia Signora si rifà il lifting a tutti i livelli, dirigenza, guida tecnica e campo.

Nell’indice di gradimento di Agnelli e tifosi in questo momento davanti a Pirlo (che ha una minima percentuale di permanenza) ci sono Allegri e Zidane, l’accelerata decisiva degli ultimi giorni ha permesso alla Juve di giocare d’anticipo sull’Inter per Max, valutato il profilo ideale per tornare in alto. Anche senza Ronaldo, considerato troppo accentratore per gli equilibri di squadra. L’addio di Ronaldo sarebbe l’ultimo capitolo di una stagione deludente, che certifica l’incapacità della Juventus non solo di vincere la Champions ma addirittura di fare meglio degli anni precedenti nonostante un uomo da 101 gol in tre anni. Si è chiamato fuori dall’ultima partita contro il Bologna prima di volare a Lisbona nella stessa notte, e ai compagni di squadra avrebbe già comunicato la sua volontà di andare via. Ronaldo è stato uno degli argomenti di discussione nel vertice alla Continassa neI pomeriggio di ieri, i margini di permanenza sono pochi, Sporting, Psg e United lo tentano, dal punto di vista finanziario i 31 milioni di stipendio netti dell’ultimo anno toglierebbero enorme pressione al bilancio già in profondo rosso. E intanto oggi l’assemblea azionisti Exor potrebbe approvare un aumento di capitale per Juventus.


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