Il virus "Nazionale" fa tremare la serie A. I medici studiano soluzioni

Sabato 10 Ottobre 2020 di Emiliano Bernardini
Il virus "Nazionale" fa tremare la serie A. I medici studiano soluzioni

Salta Islanda-Italia Under 21.

L’ombra di Covid si allunga minacciosa anche sulle Nazionali spaventando il calcio italiano. La Serie A resta con il fiato sospeso e teme un effetto domino. La notizia di altri tre positivi (uno solo sintomatico), due calciatori (Gabbia del Milan e Plizzari della Reggina) e un membro dello staff, è arrivata nella serata di giovedì con gli azzurrini già in hotel. Risultato dei tamponi fatti, come da prassi quando si varcano i confini, all’aeroporto di Reykjavik. L’Italia di Nicolato avrebbe dovuto giocare ieri pomeriggio alle 17,30 la gara di qualificazione all’europeo di categoria. La decisione di non giocare è stata presa su disposizione delle autorità islandesi. In questo il protocollo Uefa, essendo validato solo dalle Federazioni, non poteva bastare. Un episodio simile si era verificato anche prima della gara amichevole con la Slovenia, che in quel caso si era regolarmente disputata. Immediatamente la Figc e la Federcalcio islandese si sono messe in contatto e pattuito con la Uefa il rinvio della partita. 


QUERELLE RIENTRI
I problemi sono nati per il rientro a casa. Le autorità islandesi volevano fermare lì gli azzurrini tenendoli in quarantena. Solo l’intervento congiunto del Consolato e della Figc hanno sbloccato la situazione. Il gruppo dei negativi è rientrato nel tardo pomeriggio di ieri con il volo delle 18,30 su Pisa (dove martedì c’è la sfida contro l’Irlanda valida sempre per le qualificazioni all’Europeo Under 21. Gara attualmente in programma). Immediato il trasferimento a Tirrenia dove la squadra resterà in isolamento fiduciario e oggi effettuerà nuovi tamponi. I tre positivi, invece, con cui è rimasto anche il medico sociale (il condizionale è d’obbligo perché la situazione è in divenire) dovrebbero far rientro in Italia oggi. Tutti e tre verranno messi in isolamento. Intanto Bastoni e Carnasecchi, risultati positivi mercoledì prima della partenza, hanno già effettuato un secondo tampone per una ulteriore verifica della positività.


GLI AZZURRI DEL MANCIO
Sospiro di sollievo nella Nazionale maggiore invece. Nelle ultime ore, dopo le notizie di positivi all’Inter, c’era la paura che tra i nerazzurri e i laziali (che si sono affrontati domenica all’olimpico) convocati da Mancini ci potesse essere qualche altro caso. Ecco perché ieri, in vista della sfida di domenica in casa della Polonia (a Danzica ci saranno 20 mila spettatori), si è deciso di fare un tampone in più rispetto ai 4 previsti in 8 giorni come annunciarlo dal responsabile medico della Nazionale Andrea Ferretti (200 presenze in Azzurro). I risultati al momento hanno fatto tirare un sospiro di sollievo. «I protocolli non potranno coprire tutte le situazioni, ma possono ridurre al massimo i contagi» ha rimarcato ancora Ferretti. «È un momento complicato per tutti. Bisogna fare attenzione e sacrifici» ha sottolineato Verratti che a Danzica giocherà titolare. Il Covid resta l’argomento principale di conversazione. 


«FATTI SALVI» E L’ENTE TERZO 
I timori per i viaggi con le Nazionali si sono rivelati fondati. La speranza dei presidenti dei club è che non crescano ulteriormente. Nuovi positivi possono portare a nuovi rinvii e per la serie A sarebbe un rischio troppo grande. Ecco perché ieri si è svolta una riunione in collegamento video tra tutti i medici sociali di A, il coordinatore degli stessi Gianni Nanni e il Consigliere indipendente di Lega Maurizio Cascasco, Presidente della Federazione medico sportiva italiana. Ribadita le prassi e le procedure di gestione dei casi positivi all’interno dei gruppi squadra. In previsione delle prossime settimane i medici hanno iniziato a elaborare e ipotizzare possibili integrazioni al protocollo volte a un perfezionamento dello stesso: nominare un soggetto terzo per i tamponi così da usare lo stesso metodo di anali per tutti ed eliminare dall’ultimo regolamento approvato quel «Fatti salvi i provvedimenti delle autorità statali e locali» così da poter ridurre il potere d’intervento delle Asl. 

Ultimo aggiornamento: 10:37
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