Mancini: «Immobile? I più criticati poi ti fanno vincere...». Bonucci: «Siamo da finale»

Lunedì 5 Luglio 2021
Italia-Spagna, Mancini: «Sarà dura come contro il Belgio. Vialli? È come un fratello»

Alla vigilia della prima semifinale di Euro 2020 Italia-Spagna ha parlato come di rito il commissario tecnico della nazionale azzurra Roberto Mancini, preceduto da Leonardo Bonucci.

I due hanno fatto il punto sulla situazione della squadra prima di una delle partite più importanti della storia recente del calcio italiano.

«Tutto più semplice dopo Austria e Belgio? Credo che sarà una partita difficile come contro il Belgio, ma le due squadre hanno un gioco differente. Contro l'Austria invece era la prima partita ad eliminazione diretta, e non ti facevano giocare perché erano molto fisici. Domani non so se sarà così, ma sarà ugualmente difficile». Un Mancini che non lascia spazio quindi alla deconcentazione prima dell'incontro con la Roja di Luis Enrique. Poi continua sul suo staff: «Vialli? È un rapporto che abbiamo da molto tempo, siamo cresciuti insieme e c'è qualcosa che va al di là dell'amicizia, è fratellanza. Questo è accaduto con molti che hanno giocato in quella Samp».

Capitolo giocatori: «Crisi Immobile? Ciro è ancora la Scarpa d'oro, è uno di quelli che ha fatto più gol negli ultimi anni e in un Europeo o in un Mondiale accade sempre che quello più criticato alla fine è quello che risolve una partita o il torneo». Chiude sulla questione tifosi a Wembley, che per colpa delle restrizioni legate alla pandemia da Covid saranno in maggioranza britannici: «È una cosa ingiusta, sinceramente, per il resto meglio giocare davanti al pubblico piuttosto che giocare con poche persone - ha osservato il ct jesolino -. Credo sia il bello dello sport, del calcio, degli spettacoli in generale. Ma trovo molto ingiusto che non ci siano metà tifosi italiani e metà spagnoli».

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Bonucci: «Siamo da finale»

Prima di lui è intervenuto il cocapitano della Nazionale e difensore della Juventus Leonardo Bonucci: «Ce la godiamo, siamo arrivati fin qui e vogliamo metterci tutti noi stessi per rendere gli italiani orgogliosi di questa nazionale». Poi un gesto significativo dell'unità di questo gruppo di cui tutti parlano e dicono già da un po', la dedica anche al grande assente di domani, l'altro Leo azzurro, Spinazzola: «Abbiamo un motivo in più, vogliamo dedicargli la finale. Perderlo è stato un colpo duro, dopo l'intervento questa mattina è lui che ha dato forza ed energia a noi. Vogliamo arrivare fino in fondo e lo dobbiamo anche a lui».

Poi una parentesi sul percorso che lo ha portato sino a qui: «Cosa penserò stanotte prima di dormire? A dormire (ride, ndr) e riposare, è importante. Giocare di nuovo qui domenica è una cosa che vogliamo tutti, ma dobbiamo essere umili e tirare fuori la cattiveria - continua -. Domani serà sarà una battaglia, abbiamo un'opportunità unica e vogliamo sfruttarla. Noi come la Spagna? Abbiamo intrapreso una strada diversa con Mancini, possesso palla e conduzione delle partita. Domani sera loro faranno lo stesso, ma noi vogliamo dare una gioia prima al popolo e poi a noi stessi».

Ultimo aggiornamento: 16:46
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