Se non è la prova per chi non resta, poco ci manca. La lista dei 26, Mancini, vuole consegnarla entro il 30, e sarà composta di 3 portieri, 9 difensori, 7 centrocampisti e 7 attaccanti. Un po’ di dubbi, soprattutto per via degli infortuni che hanno colpito calciatori importanti. Stasera, a Cagliari contro il San Marino (davanti a 500 spettatori, un minuto di raccoglimento per Tarcisio Burgnich e per le vittime del Mottarone), una piccola prova tattica, sui movimenti offensivi e di uomini, diciamo le alternative. Quello che preoccupa di più ct Mancini è Sensi, che è il vice designato di Jorginho, il regista titolare. Non essendoci Sensi, in cabina di regia agirà Cristante che, in condizioni normali, è in ballottaggio con Pessina: quindi potrebbero essere convocati entrambi, a meno che Mancini non decida di considerare Bernardeschi centrocampista. Al contrario, se la gioca (ma è in vantaggio) con Grifo (stasera in campo) e Politano. (Chiesa è sicuro del posto, come Berardi che stasera è out per un piccolo infortunio). «Farò a meno delle riserve, a meno che non ci sia qualcuno che continua a stare male: in quel caso ne porterò due in più. Fino al 30 aspetteremo. Poi, se Sensi non sarà guarito, cambieremo. Ma credo che Marco ce la possa fare, in quindici giorni è migliorato molto. Nessuno se lo aspettava. Invece Sensi mi preoccupa per le ricadute». Ecco. Raspadori, infortunato pure lui, ha perso la chance per l’esordio. Anche lui si gioca il posto per Euro 2020, ma stasera in campo, nel ruolo di attaccante centrale vedremo Kean, che deve convincere Mancini di essere in grado di giocare come primo riferimento offensivo e non solo come esterno. Verratti e Pellegrini, altri infortunati, sono ancora out per il momento ma è molto difficile pensare che non vadano all’Europeo (come Locatelli). Cosa complicata per Castrovilli, che invece sarà in campo stasera al fianco di Cristante e Pessina. Altri dubbi per la lista: il più grosso, quello traGianluca Mancini e Toloi. Indecisione vera («dovrò fare scelte dolorose») che ha bisogno di un centrale capace di fare anche l’esterno, e tutti e due sono in grado; entrambi hanno esperienza e leadership, e sono destri, mentre in rosa ci sono tre centrali mancini, Bastoni, Chiellini e Acerbi. Diciamo che forse, per anzianità, parte in leggero vantaggio il romanista. Stasera giocheranno entrambi, l’atalantino farà il terzino (la coppia in lista Di Lorenzo e Florenzi, mentre a sinistra Emerson e Spinazzola), il romanista starà al fianco di Ferrari che, con Biraghi, non farà parte dei 26. Infine, capitolo portieri: Donnarumma, nonostante il vortice di mercato in cui si è infilato, è intoccabile («sono cose sempre accadute, se si risolvono presto, è meglio»),
LA COMPETIZIONE
Sirigù è il secondo designato, se la giocano Meret e Cragno.
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