L'Italia si allarga contro l'emergenza Covid: Mancini ne convoca 41, ma decidono le Asl

Domenica 8 Novembre 2020 di Alessandro Angeloni
L'Italia si allarga contro l'emergenza Covid: Mancini ne convoca 41, ma decidono le Asl

Ci sono molti asterischi nei nomi dei convocati per le sfide della Nazionale contro l’Estonia (amichevole, a Firenze), la Polonia (Nations League, a Reggio Emilia) e la Bosnia (Nations League, a Sarajevo). Ovvero, il nome in questione “risponderà alla convocazione in accordo e nei tempi concordati con le autorità sanitarie competenti”. Ovvero le Asl. Le società non possono decidere (né vogliono) se mandare o meno un calciatore in Nazionale. Certo, come hanno già ammesso, tanti club ne farebbero a meno in questo momento, ma per altri motivi e non è questo il punto. Siamo nella stagione del Covid, certezze non ce ne sono, la Federcalcio sta in contatto con le singole Asl per conoscere le risposte e diramare un numero di giocatori convocati che si avvicini a quello definitivo. Per ora Mancini ha proposto una rosa extra large. I calciatori professionisti, che vivono in una semibolla (bolla domiciliare), sono obbligati a spostamenti definiti, il famoso casa-lavoro-casa stabilito da alcune Asl. Per tanto il dubbio su come possano raggiungere un’altra sede di lavoro, in questo caso quella della Nazionale, viene. Il primo a dover rispettare la quarantena è chi, queste convocazioni le ha fatte, cioè è Roberto Mancini, positivo al Coronavirsu (sarà sostituito sul campo dal vice Alberigo Evani) e in isolamento domiciliare fino a tamapone negativo. 
ELENCO IN DIVENIRE
I nomi, per ora, sono 41, quindi un elenco di sicurezza: si rivedono Criscito, Soriano e Pellegri, è la prima per Pessina (Atalanta) e Calabria (Milan).

Immobile è nell’elenco degli attaccanti ma l’asterisco lampeggia nervosamente, in attesa di risposte. Ciro, come il suo compagno di squadra, Acerbi, è costretto all’isolamento: il difensore perché vicino a lui, trovato positivo dopo l’ultimo tampone, tanto da dover saltare la sfida contro la Juventus. Lo stesso discorso vale per chi è stato a contatto con un positivo acclarato, vedi Mancini, Cristante, Spinazzola e Pellegrini, che nella Roma hanno Dzeko come positivo, o i genoani dopo il caso Zapata. Edin, tra l’altro, non è andato in Nazionale. A ieri sera, la Asl competente, non aveva deciso di cambiare il protocollo (la famosa bolla domiciliare), per cui i calciatori della Roma non sono nella condizione di raggiungere l’azzurro. Questo a ieri, oggi è un altro giorno. Sono sei i club (Fiorentina, Genoa, Inter, Lazio, Roma e Sassuolo) con calciatori in isolamento per via della positività al Covid-19 di alcuni elementi della squadra e risponderanno alla convocazione in accordo e nei tempi concordati con le autorità sanitarie competenti. Per ora l’appuntamento è stasera al Centro di Coverciano. Ma non ci saranno tutti. Domani sì. Forse. L’Under 21, che deve giocare con Islanda, Lussemburgo e Svezia per la qualificazione al prossimo Europeo, per non incorrere in ulteriori rischi, ha diramato due elenchi, ricordando il precedente di ottobre, quando per una gara si è fatto ricorso all’Under 20. Un centinaio di convocati per due nazionali. Questo è. 

Ultimo aggiornamento: 20:52
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