L'Italia è anche prima. Nessuno ha mai avuto dubbi conoscendo Mancini che avrebbe chiuso alla grande il ciclo di tre tappe all'Olimpico.
Italia-Galles, pagelle: Verratti a testa alta, Bastoni non regala un centimetro
STESSO SPIRITO
Domani l'Italia scoprirà l'avversaria degli ottavi di sabato: l'Ucraina o l'Austria. Si affronteranno nel tardo pomeriggio a Bucarest. La vittoria contro il Galles è intanto significativa, nonostante il raccolto non sia stato abboindande come contro la Turchia e la Svizzera. Al posto del tris, si è rivisto Verratti, finalmente disponibile. E sta bene, tanto da rimanere in campo per tutta la gara. La formula del doppio paly, con lui accanto a Jorginho, è stata collaudata nel triennio e adesso sarà utile nell'Europeo. Titolari, con verratti, anche i panchinari. Mancini, dopo la vittoria di mercoledì, ha cambiato la formazione per otto-undicesimi. Come Conte che però in Francia finì ko contro l'Eire. L'attuale ct ha invece ricevuto altre conferme. Da chi di solito sta fuori. Gioco, spettacolo e solidità. La sfida dell'Olimpico è stata decisa da Pessina, tocco a centro area su punizione al bacio di Verratti
DOPPIA SCELTA
Toloi, Bastoni, Emerson, Pessina, Chiesa, Belotti e Bernardeschi: non possono essere considerati giocatori di scorta. Non sono riserve, ma protagonisti. Come si è visto nel triennio del ct. Spesso sono stati titolari. Adesso stanno in forma altri. Che hanno riposato per evitare infortuni e non stancarsi per il caldo della Capitale. Confermati in partenza solo Donnarumma, Bonucci e Jorgimh, il portiere e i senatori. Sono ancora infortunati Florenzi e capitan Chiellini, anche Berardi, in tribuna all'Olimpico, ha qualche problema. Scelte, quindi, mirate. Oltre a Emerson, dentro dall'inizio, nella ripresa hanno debuttato nella competizione pure Sirigu, Castrovilli e Raspadori. Il gruppo è coinvolto, insomma: utilizzati 25 giocatori su 26 convocati. Solo Meret non è mai entrato.
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