Inzaghi, una parola (blasfema) di troppo: rischio stop una giornata

Sabato 30 Gennaio 2021 di Daniele Magliocchetti
Inzaghi, una parola (blasfema) di troppo: rischio stop una giornata

Inzaghi finisce sotto inchiesta.

La Procura Federale ha messo nel mirino il tecnico della Lazio per aver bestemmiato e ora rischia di essere squalificato. Come il già deferito Buffon e il collega ed ex compagno di squadra Liverani qualche settimana fa pizzicato in un Roma-Parma. L’episodio che riguarda Inzaghi è avvenuto durante la sfida di campionato col Sassuolo del 24 gennaio, vinta per 2-1. Inizialmente, in società si era creata un po’ di confusione perché qualche dirigente biancoceleste era convinto si trattasse della gara di coppa Italia col Parma, quindi un po’ di preoccupazione era venuta meno, poiché l’eventuale squalifica poteva essere scontata il prossimo anno. Niente da fare. Appena avute le carte in mano l’ansia è cresciuta col passare delle ore perché le due parole blasfeme sono state pronunciate da Inzaghi durante la partita col Sassuolo. A segnalare prontamente l’episodio in Procura sono stati gli ispettori federali presenti all’Olimpico quel giorno. Subito è scattata l’indagine che è stata chiusa proprio ieri, con il tecnico che va verso il deferimento. L’avvocato personale dell'allenatore laziale, Sara Agostini, si è già mossa per il patteggiamento che Inzaghi, anche per evitare la pena più alta, dovrà accettare entro lunedì. Probabile che il tecnico faccia lo stesso percorso di Liverani che ha patteggiato la sanzione accordandosi per una giornata di squalifica contro le due richieste dalla Procura. In questo caso, l’allenatore potrebbe scontarla per la sfida casalinga col Cagliari oppure, se tante volte in Figc si dovessero allungare un po’ i tempi, per quella un po’ più importante del 14 febbraio con l’Inter. La Lazio, che non è stata coinvolta in questa querelle, lavora e prepara la memoria difensiva sul caso legato ai tamponi. Sul finire della prossima settimana, l’avvocato Gentile dovrebbe depositare il tutto poi toccherà al procuratore Chiné effettuare i passi successivi al possibile deferimento. “Patteggiare anche sul caso Tamponi? E’ possibile”, ha detto il legale a Cittaceleste.


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