Inzaghi sì, Inzaghi no. Da ieri nell'ambiente laziale non si fa che parlare, dibattere e contestare l'operato dell'ormai ex tecnico della Lazio che alla fine ha rifiutato il rinnovo e si è legato all'Inter. Tutto in una notte e dopo aver detto sì a Lotito.
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Per la maggioranza della tifoseria si tratta di un vero e proprio tradimento, ma non per la Curva che questa mattina ha voluto salutare Inzaghi, ringraziandolo per i 22 anni da biancoceleste, assolvendolo.
"22 anni con l'aquila della Lazio sul petto, prima da giocatore, poi da allenatore - scrivono i ragazzi della Curva nel comunicato -. Hai vinto tanto, hai sofferto e gioito con noi, hai sempre parlato da tifoso e non da semplice tecnico. Hai dimostrato attaccamento alla maglia, alla nostra storia, al nostro ideale. Con orgoglio e spirito di appartenenza, ma soprattutto con rispetto. Per questo noi ti ringraziamo, per tutti questi anni vissuti insieme e anche per questo potremmo mai contestare la tua scelta. Con rispetto e stima, in bocca al lupo mister. Nel calcio non esistono bandiere, se non quella che il tifoso porta allo stadio ogni domenica".
Inzaghi, dalle parole d'amore per la Lazio al volta faccia notturno
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