Euro2020, Immobile con l'Italia sull'ottovolante. Toloi è la novità per la Svizzera

Martedì 15 Giugno 2021 di Ugo Trani
Immobile

Mancini lo ha promosso. È Immobile il centravanti titolare per l’Europeo, decisione presa sul traguardo del triennio dell’attuale gestione tecnica.

Scelto per i gol che non sono mai mancati, con il top raggiunto l’anno scorso, raccolto da 39 reti con la Lazio (36 in campionato per eguagliare Higuain e infilarsi la Scarpa d’oro). Nemmeno il Covid lo ha fermato nella stagione appena conclusa: 25 gol. Pesantissimi i 5 in Champions proprio in chiave azzurra e recapitati direttamente al ct con largo anticipo sulle convocazioni di maggio. Ciro, in Nazionale, ha ripreso quota proprio nel 2021, anzi negli ultimi 2 mesi e mezzo: 4 reti (3 consecutive) nelle 5 partite del nuovo anno. E segnate tutte quando è partito dall’inizio, quasi a voler ricambiare la fiducia o comunque per dar forza al suo ruolo nel 4-3-3: a fine marzo quelle di Parma all’Irlanda del Nord e, da capitano, di Vilnius alla Lituania, gare valide per le qualificazioni mondiali; a Bologna il 4 giugno alla Repubblica Ceca in amichevole e a Roma venerdì scorso alla Turchia nella notte del debutto nella competizione continentale.

SFIDA IN AMICIZIA
Finalmente Immobile si è sbloccato. Il gol dell’Olimpico è il suo primo tra europei e mondiali. A digiuno con Prandelli in Brasile nel 2014 e con Conte in Francia nel 2016, ha messo il suo timbro con Mancini e nel suo stadio, confermandosi miglior marcatore azzurro con 14 gol e staccando il compagno di stanza Belotti ancora a 12. Il Gallo, però, ne ha realizzati di più con l’attuale ct: 8 in 19 partite. Ciro è fermo a 7 in 15 gare, ma in rimonta e comunque con una media migliore. Ha già avvertito l’amico di volerlo al più presto eguagliare e sorpassare. A dargli una mano i fedelissimi di sempre: Verratti e Insigne. Il trio zemaniano della promozione in A con il Pescara nel 2012. Marco in regia a centrocampo, Lorenzo e Ciro (capocannoniere con 28 gol) cecchini in attacco (in quella stagione la squadra di Zdenek contò fino a 90 reti). Scherzi, risate e giocate. A portare Immobile in forma all’Europeo ha invece pensato Carmine Menna, 38 anni di Torino, conosciuto quando il centravanti ha vestito la maglia granata. A presentarglielo la moglie Jessica che con altre compagne di calciatori frequentava la palestra del personal trainer che ha lavorato anche per la Fidal in Piemonte. «Adesso sta bene, ma negli ultimi due mesi di campionato ha faticato mentalmente e atleticamente. È stato lo sforzo finale fatto con la Lazio a stancarlo. Abbiamo insistito su un programma basato su resistenza e velocità. Ha risposto bene. Si è ripreso. Ho seguito a distanza lui e Insigne durante il mini ritiro in Sardegna, guardando all’esplosività per i guizzi, all’equilibrio per essere agile e alla resistenza lattacida per esser lucido nei momenti critici. Ora ha grandissima lucidità, fondamentale per chi scatta in profondità come fa lui, attaccante da 21 chilometri a partita». Belotti, al momento, è diventato il suo vice. Ruolo che accetta, anche perché la priorità va al gruppo. Lo testimonia con una frase dell’intervista rilasciata al sito dell’Uefa: «Dopo aver toccato il punto più basso non andando al mondiale in Russia nel 2018, l’obiettivo è stato subito quello di cercare di vincere questo Europeo. Sappiamo che ci possiamo arrivare. Ci crediamo, ma dobbiamo rimanere con piedi per terra e lavorare uniti e concentrati su ogni partita».

TENTAZIONE VERRATTI
«Se fossi il mister, non toccherei la formazione che ha battuto la Turchia. Anche se giocherei con uno in più, con me... Hanno fatto tutti bene, però». Acerbi scherza e spera magari nella staffetta con Chiellini «grandissimo giocatore e grandissima persona. È davvero forte e si tiene bene». Mancini, in difesa, deve di sicuro cambiare il terzino destro: Florenzi è l’unico azzurro indisponibile, colpa del risentimento al polpaccio che lo ha costretto ad uscire nell’intervallo della partita di venerdì. Toloi, intanto, è favorito su Di Lorenzo: meglio blindare la difesa, con un centrale in più, contro la Svizzera che punta su Embolo, attaccante tecnico, potente e veloce. Nell’addestramento quotidiano, provato anche Verratti al posto di Locatelli. Il ct lo sta valutando e non va esclusa a priori la sorpresa. Recuperato Berardi. Il 4-3-3, dunque, confermato per dieci-undicesimi: l’unica novità, Toloi per Florenzi. In mattinata la partenza in treno per Roma, nel tardo pomeriggio l’allenamento al Centro sportivo Onesti dell’Acqua Acetosa.

Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 10:27
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