Immobile ci prova, l’edema si è riassorbito: la Lazio si augura che non parta per l’Ungheria

Ciro è rimasto in ritiro con gli azzurri

Domenica 25 Settembre 2022 di Alberto Abbate
Immobile ci prova, l’edema si è riassorbit: la Lazio si augura che non parta per l’Ungheria

Un altro giorno di pena. L'attesa dei laziali sta diventando un'agonia. Ciro Immobile non molla, è ancora in ritiro con l'Italia.

Non solo, si è addirittura allenato ieri mattina. Differenziato al Meazza, dopo il riposo in Tribuna la sera prima: «Io volevo persino giocare contro l'Inghilterra, sto bene e sono ottimista. Vedremo cosa diranno gli esami, andrò a Budapest se i medici non troveranno nulla sotto l'edema». Si sta pian piano riassorbendo, per questo la risonanza è stata rimandata a questa mattina. Sarri ieri ha chiamato Immobile, lo ha pregato di non rischiare nulla. La Lazio non può permettersi di dover rinunciare poi un mese al suo bomber - ci sono 12 gare in 43 giorni - perché è stata sottovalutata una contrattura: c'è il rischio che il fastidio muscolare possa estendersi dal bicipite femorale al tormentato polpaccio, lungo la coscia destra. Oggi la Nazionale valuterà comunque se portare Ciro in Ungheria o rimandarlo a casa. A Formello incrociano le dita. Perché già dovranno forse fermare ancora Lazzari contro lo Spezia: il terzino migliora, farà più test la prossima settimana, ma l'idea ora è quella di non rischiarlo subito dopo la sosta e aspettare magari la Fiorentina. Patric è alle prese con il solito fastidio, doccia fredda per Casale dai controlli di ieri mattina: lesione fra il primo e il secondo grado all'adduttore della coscia sinistra. Il difensore era affaticato dopo Cremona, ma in realtà si trascina dietro acciacchi da inizio stagione, legati a un problema posturale alla schiena.

Lazio, la nuova vita di Luis Alberto: così il mago è di nuovo protagonista


CASO DA 10,7 MILIONI
Che peccato, Casale rischia 20 giorni di stop. Proprio ora che si era palesato con le ultime due gare (Verona e Cremonese) da titolare nella Lazio. Era stato motivo di lite fra Sarri e Tare a gennaio scorso, prima del suo sbarco in estate per 7 milioni più tre di bonus. Rimane però ancora uno degli acquisti meno utilizzati, l'unico fra quelli voluti dal tecnico(Provedel, Romagnoli e Vecino). Maurizio aveva però dato il proprio benestare al ds anche su Cancellieri, Marcos Antonio e Luis Maximiano. Quest'ultimo comincia ad essere un caso: costato 10,7 milioni, sparito dopo 6' della prima giornata, Sarri avrebbe addirittura paventato a Lotito l'ipotesi di mandarlo via in prestito già a gennaio. L'estremo difensore intanto continua a lottare a Formello, a tal punto da essere affaticato. Meno male che l'allenatore ha concesso a tutti oggi e domani di riposo.

Lazio, Immobile sogna lo scudetto: «Pensiero fisso, la mia mentalità punta al massimo»


IL DERBY DI SANÁ FERNADES
Da giorni invece non si vede Tare nel centro sportivo. Ormai non deve più occuparsi di tutto. Ha perso la gestione della Primavera a cui teneva come un gioiello, nonostante gli ultimi anni di piombo e nessun prodotto d'oro. Insieme alla Lazio Women, Lotito l'ha affidata a Fabiani e al figlio Enrico, solo in teoria pronti al salto il prossimo anno. A luglio il ds, forse ferito nell'orgoglio, aveva pensato all'addio, ma adesso sembra sereno e aspetta in silenzio il momento del riscatto. Già, perché fra nove mesi la Lazio e Tare, dopo 14 anni, si troveranno di fronte a un bivio vero. A giugno a Igli scade il contratto, Lotito stavolta gli avrebbe già dato più libertà di guardarsi intorno, ma non ci sono più Eintracht e Milan, c'è solo la Federazione albanese dietro l'angolo. Ora che non passa più tutto da lui a Formello, Tare dovrà decidere se rimanere ancora al suo posto originario (ds) oppure chiudere il suo lungo capitolo. Al momento accompagna la squadra, ma non mette più bocca nello spogliatoio. Se davvero dovesse proseguire con questo piglio, non sarebbe nemmeno escluso il rinnovo. Intanto, si gode l'immediato exploit di un talento da lui segnalato: dopo il primo gol con la Primavera, Saná Fernades trasforma il rigore nel primo derby stagionale vinto 3-0 con l'Under 18. Ha esattamente la metà degli anni di Ciro.
 

Ultimo aggiornamento: 17:16
© RIPRODUZIONE RISERVATA