Il crollo della Roma a Bergamo può anche essere analizzato tatticamente o addirittura fisicamente.
LINGUA DI FUORI
Il portiere fa uscire la Roma di scena nella ripresa. Dal gol di Dzeko al 4-1 finale. Altre 4 reti, come a Napoli. Ma prima dell'uscita a vuoto di Mirante che regala a Gosens il colpo di testa a porta vuota, sono diversi i compagni con la linguadi fuori. Pedro in primis. Ma anche Smalling in difesa. I senatori latitano. Più avanti si arrenderanno anche Mkhitaryan e Dzeko. Il crollo, dopo il pari di Zapata con Smalling a guardare, quando si fa male Spinazzola. La partita finisce lì. Una papera dietro l'altra di Mirante, le reti di Gosens, Muriel su regalo di Veretout e di Ilicic su dormita generale.
ATTESA INGIUSTIFICATA
Fonseca ha copiato Gasperini già alla fine del campionato scorso, scgliendo lo stesso sistema di gioco del collega: 3-4-2-1. Non è sufficiente, però. il tecnico nerazzurroi ha fatto subito 2 cambi ad inizio ripresa: Palomino e soprattutto Ilicic che gli ha ribabltato il mtach. Quello giallorsso ha aspettato che la resa della Roma. Che in questo 13° turno non ha avuto la forza di tenere il rimo delle prime tre: ora è a 7 punti dal Milan, a 6 dall'Inter e a 3 dalla Juve. Ma resta ancora in zona Champions.
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