Non solo Gomez: da Balotelli a Bonucci, quando la lite porta alla cessione

Martedì 15 Dicembre 2020
papu gomez atalanta champions league

Difficile che possa consolarlo, visto che l'amore per Bergamo e per l'Atalanta è secondo solo a quello per la sua famiglia. Però il Papu Gomez, ormai a un passo dalla cessione dopo lo scontro con Gasperini durante l'intervallo della partita col Midtjylland, non è il primo (e non sarà l'ultimo) a dover fare le valigie a causa di una lite con il proprio allenatore. Specie in nerazzurro, dove già Skrtel e Kjaer hanno salutato in anticipo dopo alcuni problemi, prima tattici e poi caratteriali, col Gasp. E neanche a Castagne, passato in estate al Leicester, è rimasto un bel ricordo: «Con lui non c'era dialogo, non parla con nessuno...».

MANCINI, QUANTE DISCUSSIONI. E QUELLO SGABELLO DI BONUCCI...

Se sfociò in una vera e propria discussione dai toni forti come successo all'Atalanta non si è mai saputo, ma Roberto Carlos (e con lui i tifosi dell'Inter) non ha mai dimenticato l'anno in nerazzurro con Roy Hodgson.

Alla base un'incompatibilità tattica che costrinse il terzino a chiedere a Moratti la cessione al Real Madrid. 

È un allenatore molto passionale anche Roberto Mancini, che più volte ha litigato con alcuni calciatori per poi costringere la società al divorzio: Balotelli ai tempi del Manchester City (con cessione al Milan dopo una rissa sfiorata in allenamento), Osvaldo all'Inter oppure Tevez ancora al City. Solo in quest'ultimo caso finì con la vittoria della Premier League e con una riconciliazione.

LEGGI ANCHE --> Papu Gomez rompe il silenzio dopo la lite con Gasperini: «Quando me ne andrò saprete la verità»

Chi è mai stato in uno spogliatoio ad alti livelli giura che sia impossibile andare sempre d'amore e d'accordo. Anche alla Juventus una discussione finì con una cessione: Bonucci in una gara contro il Palermo chiese ad Allegri di sostituire Marchisio, ma il tecnico livornese non la prese bene: «Zitto e pensa a giocare testa di c...», la risposta eloquente inquadrata dalle telecamere. Bonucci vedrà la partita successiva col Porto da uno sgabello in tribuna diventato poi un meme sui social. Era però solo l'anteprima della cessione al Milan in estate. 

DA PIOLI A SPALLETTI, I RAPPORTI DIFFICILI CON GLI ALLENATORI

Nel corso degli ultimi anni hanno avuto problemi anche Spalletti, le cui intemperanze hanno costretto per esempio Totti a un difficilissimo ultimo anno con la Roma. Il tecnico nel 2012 litigò anche con Hulk allo Zenit, salvo poi ricucire lo strappo. Ma non fu amore neanche con Icardi all'Inter, tanto da spingere la società a cederlo al Psg. L'esperienza di De Maio all'Anderlecht durò solo poche settimane a causa di una lite con l'allenatore René Weiler, quella di Castan alla Sampdoria solo 37 giorni nell'estate del 2016. Costò caro a Bakayoko il rifiuto a entrare in campo quando sulla panchina del Milan c'era Gattuso: era in prestito e non venne riscattato, ma il rapporto con l'allenatore non si incrinò, tanto da richiamarlo al Napoli. All'appello non scappa neanche Antonio Conte: lo scontro con Diego Costa portò il Chelsea alla cessione all'Atletico Madrid. 

Ultimo aggiornamento: 15:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA