Il tecnico dell'Atalanta Gasperini è stato deferito per aver «insultato un ispettore durante un controllo a sorpresa e inveito contro l'intero sistema antidoping, interrompendo un test in corso su un calciatore dell'Atalanta e obbligando il giocatore ad andare ad allenarsi».
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Il fatto
L'episodio contestato al ct Gasperini si è verificato lo scorso 7 febbraio scorso, quando all'allenamento dell'Atalanta si è presentato un ispettore di Nado Italia, per un controllo antidoping «out of competion». Si trattava di un controllo a sorpresa su 4 calciatori e il test interrotto da Gasperini, è stato poi completato sul quarto giocatore solo a fine allenamento, grazie alla "mediazione" del medico sociale.
I test dei calciatori evidentemente sono risultati negativi, dato che non ci sono state comunicazioni al riguardo: ma il comportamento di Gasperini ha indotto il procuratore Laviani a contestargli l'infrazione proponendogli un patteggiamento (per la violazione dell'art.3 comma 3 del codice antidoping di nado Italia il tecnico rischia fino a sei mesi di squalifica) per una sanzione di 10 giorni di stop. Gasperini non ha accettato il patteggiamento e ha chiesto un'udienza dibattimentale che è stata fissata il 10 maggio davanti al tribunale nazionale antidoping presieduto da Adele Rando.
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