Razzismo, Gareth Bale difende i compagni insultati dopo l'amichevole: «Abbandoniamo i social»

Lunedì 29 Marzo 2021
Razzismo, Gareth Bale difende i compagni insultati dopo l'amichevole: «Abbandoniamo i social»

Ancora un episodio di razzismo nel mondo del calcio: alcuni giocatori del Galles sono finiti nel mirino di alcuni messaggi razzisti, su Instagram, dopo l'amichevole disputata sabato con il Messico. A tal proposito, la star del calcio gallese, Gareth Bale, si è detto pronto a unirsi a un boicottaggio di massa dei social media per contrastare gli abusi online, seguendo l'esempio di Thierry Henry, l'ex bomber francese che ha disabilitato i suoi account per incoraggiare l'azione di contrasto al razzismo e alle molestie.

I compagni di nazionale di Bale che sono stati vittime di insulti a sfondo razziale sono Ben Cabango e Rabbi Matondo.

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L'iniziativa

Parlando alla vigilia della gara con la Repubblica Ceca valida per la qualificazione ai Mondiali del 2022, Bale ha affermato che solo un boicottaggio di massa avrebbe un impatto. «Se fosse una campagna portata avanti da molte persone influenti nello sport e non solo sui social media, allora penso che potrebbe aiutare. Se fosse così, io sono d'accordo». Henry, che aveva 2,3 milioni di follower su Twitter e 2,7 milioni su Instagram prima di decidere di uscire, ha spiegato che tornerà sui social quando si sentirà al «sicuro».

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I profili oscurati

Nel frattempo Facebook ha provveduto a eliminare gli account Instagram di quelli che hanno offeso i due calciatori. «Non tolleriamo insulti razzisti su Instagram - ha spiegato Facebook - e abbiamo cancellato gli account che hanno inviato questi messaggi a Rabbi Matondo, nel fine settimana». Le celebrità hanno inoltre la possibilità di bloccare l'arrivo di ricevere messaggi diretti da persone che non li seguono.

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Instagram appartiene a Facebook dal 2012. Il provvedimento del social è arrivato dopo che Domenica Matondo ha condiviso su Twitter una foto di un messaggio razzista che ha ricevuto su Instagram, dicendo che la piattaforma social «non fa assolutamente nulla contro gli abusi razziali». Il suo club, lo Schalke 04 ha sostenuto il giocatore, scrivendo: «Non sui social, non nel calcio, non nella nostra società: non c'è posto per l'odio e la discriminazione da nessuna parte», così il club tedesco.

Ultimo aggiornamento: 19:16
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