Fiorentina-Juventus si gioca, la decisione dell'Osservatorio dopo le polemiche. I tifosi volevano il rinvio

La Curva fiesole ha chiesto il rinvio dopo l'alluvione che ha colpito tutta la Toscana

Domenica 5 Novembre 2023
Fiorentina-Juventus si gioca, la decisione dell'Osservatorio dopo le polemiche. I tifosi volevano il rinvio

Ancora non si è scesi in campo, ma già stanno montando le polemiche per Fiorentina-Juventus.

Dopo l'alluvione che ha colpito con violenza la Toscana, i tifosi viola, e in particolare quelli della Curva fiesole, hanno chiesto di rinviare la partita per rispetto verso le vittime e i loro familiari, così come chi ha perso la casa e tutti i propri averi. 

La politica chiede il rinvio

A dare manforte agli ultras sono arrivate le parole del presidente regionale Eugenio Giani: «È opportuno rinviare Fiorentina-Juventus per la situazione che si è determinata nella zona centrale della Regione», ha commentato, «Apprezzo molto il loro gesto di stasera di collaborare nell'attività di pulizia delle aree colpite. Sono con loro, li ringrazio». Appena un giorno prima però Giani aveva stigmatizzato come «non una priorità» il possibile rinvio della partita.

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A sostenere Giani è intervenuto anche Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana: «Una partita di calcio, oggi, non può e non deve essere la priorità. Non può essere la festa dello sport quando a pochi chilometri dal Franchi ci sono comuni ancora sott'acqua. Quando attorno a noi c'è chi piange le vittime di un'alluvione e ha perso tutto. Bene hanno fatto i tifosi della Fiorentina a chiedere il rinvio della gara con la Juventus, male la Lega a cavarsela con un minuto di raccoglimento prima del fischio d'inizio. Non è possibile fare finta che niente sia successo».

A favore del rinvio si è espresso anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella: «la decisione di giocare spetta solo e soltanto alla Lega calcio di Serie A. Mi auguro prevalga il buonsenso di tutti. Intanto continuiamo a lavorare senza sosta con la protezione civile, i sindaci e i volontari per aiutare le popolazioni alluvionate».

Il no dell'Osservatorio e l'interrogazione parlamentare di Renzi

A spegnere ogni discorso però ci ha pensato l'Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che ha ribadito come la partita si debba giocare. «Sentite le Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza di Firenze, su conforme avviso della Lega Nazionale Calcio di seria A, ha valutato che sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica, di competenza dell'organismo, non ricorrono i motivi per disporre il rinvio della partita ad altra data, specificando, altresì, che per lo svolgimento dell'incontro di calcio di questa sera sono state destinate risorse delle forze dell'ordine non sottratte in alcun modo da quelle impegnate nelle attività di soccorso alla popolazione colpita dall'alluvione», si legge nella nota. Fiorentina-Juventus, nonostante tutto, si giocherà dunque regolarmente, con il fischio d'inizio che è previsto alle 20.45 allo stadio Franchi.

Non ci sta però Matteo Renzi, ex sindaco di Firenze e oggi senatore: «Questa mattina ho proposto di rinviare Fiorentina Juventus per concentrare gli sforzi sull’alluvione e sui territori ancora in difficoltà. Alla mia richiesta si sono associati esponenti di tutti i partiti. I ministri Piantedosi e Abodi mi hanno però scritto che non intendono bloccare la partita perché la Lega Calcio non vuole. Io sono senza parole perché giocare oggi questa partita significa inviare centinaia di persone tra forze dell’ordine, vigili del fuoco, mondo del volontariato al Campo di Marte. Penso che questa scelta sia uno sfregio che la nostra terra non meritava», ha dichiarato Renzi, «Prendo atto che chi decide è talmente subalterno al mondo del calcio da accettare anche le decisioni più disumane e inopportune. Sono fiero dei tifosi fiorentini e juventini che hanno dato una lezione di civiltà a delle istituzioni che mai come oggi sembrano lontane dalla realtà. Non so chi vincerà stasera, so che ha perso la politica. E in Parlamento firmerò domani una interrogazione sulla vicenda».

Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 12:25
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