Fiorentina e Bologna, un pari nel gelo: i viola non vincono al Franchi da ottobre

Domenica 3 Gennaio 2021 di Mario Tenerani
Fiorentina e Bologna, un pari nel gelo: i viola non vincono al Franchi da ottobre


Pareggio senza gol nel freddo del Franchi. Meglio il Bologna nel primo tempo con tre limpide occasioni disinnescate da Dragowski. Nella ripresa la Fiorentina ha fatto qualcosa in più, ma senza particolari acuti. 
Secondo zero a zero per i viola che non vincono al Franchi dal 25 ottobre con l’Udinese (3-2), ma che speravano nei 3 punti dopo la sontuosa vittoria contro la Juventus. Un passo indietro per la squadra di Prandelli che è tornata a mostrare tutti i suoi limiti e la grande criticità della mancanza del gol. Ma per segnare bisogna tirare in porta e i viola da questo punto di vista sono proprio deficitari. Piccola consolazione per la Fiorentina: due partite consecutive senza subire reti, non succedeva da luglio quando gli uomini di Iachini erano a caccia della salvezza. 
Il Bologna ha collezionato il quarto pareggio in campionato consecutivo e la cosa non si verificava dall’aprile 2013. C’è da dire che anche per la debolissima difesa rossoblu è arrivata una buona notizia: nessun gol preso dopo che nelle prime 14 giornate ne aveva beccati 27. Mihajlovic non vince in campionato dal 29 novembre col Crotone. 
Se la Fiorentina è andata negli spogliatoi all’intervallo sullo zero a zero lo deve a Dragowski che ha fabbricato tre parate solide, impedendo due volte a Palacio e una a Barrow di portare in vantaggio il Bologna, una superiorità che i rossoblu avrebbero meritato. 
Bologna col 4-2-3-1 e Fiorentina schierata ancora con i 3 centrali difensivi, con Caceres e Venuti - quest’ultimo preferito a Barreca che era candidato a sostituire lo squalificato Biraghi - esterni. 
La Fiorentina è partita bene, mettendo in difficoltà il Bologna, tanto che dopo due minuti con Ribery ha preso un palo. Proprio il francese sembrava il più ispirato tra i viola. Gli uomini di Prandelli parevano guidati dallo spirito dello Stadium, elemento che il 22 dicembre aveva consentito di sbriciolare la Juventus. Ma col passare dei minuti quell’aggressività mostrata dalla Fiorentina ha ceduto il passo ad un Bologna più intraprendente. I viola hanno arretrato il baricentro, Borja Valero sontuoso a Torino è andato un po’ in difficoltà. Ma anche i suoi assistenti Amrabat e Castrovilli hanno stentato. La batteria dei trequartisti rossoblu al contrario ha funzionato bene: Orsolini sempre incisivo, Barrow tra le linee, Soriano pronto all’imbucata o lui stesso a infilarsi nei corridoi centrali. Due occasioni su tre del Bologna però sono arrivate da palle perse da Pezzella, Palacio ha trovato un muro, Dragowski, e Borja Valero: lo spagnolo ha consentito a Soriano di servire Palacio centralmente e ancora una volta il polacco è stato protagonista. Il primo tempo del Bologna è stato un crescendo di qualità e convinzione, senza trovare lo spunto definitivo. Il the caldo per la Fiorentina è stato una liberazione per provare a ritrovare un po’ di idee.
I viola sono andati un po’ meglio, mentre il Bologna è calato finendo addirittura asserragliato al limite della propria area. Solo che la Fiorentina ha una difficoltà cronica nel tirare nello specchio: contro gli emiliani nemmeno uno. Si ricordano nella ripresa un tentativo di Borja da fuori area, palla fuori di pochissimo e nel finale un diagonale di Castrovilli al lato. La squadra di Mihajlovic che aveva impegnato severamente il portiere viola nella prima parte, nella seconda non è riuscita a pungere. Sinisa ha fatto tutti i cambi a disposizione, ma non hanno inciso. Prandelli ne ha fatti solo tre, ma l’unico che ha creato un po’ di movimento è stato Bonaventura (al posto di Borja Valero) sistemato tra le linee con Amrabat tornato a fare il play basso. Nulla di più. Non sarà a partita certamente da ricordare. 
 

Ultimo aggiornamento: 19:51
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