Figc, dalla lotta al razzismo al nuovo codice: un anno di presidenza Gravina

Mercoledì 23 Ottobre 2019
Figc, dalla lotta al razzismo al nuovo codice: un anno di presidenza Gravina
Dal nuovo codice di giustizia sportiva alla lotta al razzismo con l'ultima l'idea dei rilevatori acustici per individuare con precisione gli autori dei 'buù e alleggerire con nuove attenuanti ed esimenti la responsabilità oggettiva dei club. In mezzo, l'inasprimento delle sanzioni per i casi di violenza contro gli arbitri, lo sviluppo del calcio femminile, il ritorno dei grandi eventi in Italia e quello dell'entusiasmo attorno alle Nazionali grazie ai successi degli azzurri di Roberto Mancini, qualificati agli Europei con ben tre turni d'anticipo, e delle azzurre di Milena Bertolini, giunte fino ai quarti degli ultimi Mondiali.

«E il meglio deve ancora arrivare», recita lo slogan di una brochure che sintetizza il primo anno della presidenza Figc di Gabriele Gravina, che lo ha voluto celebrare ieri in una festa con un gruppo di collaboratori e giornalisti. A un anno di distanza, si fa il bilancio degli obiettivi realizzati e delle idee progettuali in cantiere. Tra le riforme importanti l'introduzione del nuovo codice di giustizia sportiva che prevede tra le varie misure l'attenuazione della responsabilità oggettiva, mentre nella lotta al razzismo il via libera alla '231 sportivà che fissa le linee guida per l'adozione di modelli di gestione e controllo da parte dei club e una nuova procedura di intervento con lo stop temporaneo delle partite ad opera dell'arbitro in caso di razzismo.

«Tolleranza zero» è la parola d'ordine anche nei casi di violenza contro gli arbitri con i minimi edittali delle sanzioni innalzati ad almeno 2 anni di stop.
Per quanto riguarda la dimensione internazionale del calcio italiano, pesano i successi nell'organizzazione degli Europei Under 21 e di altri eventi come il Congresso elettivo Uefa e il Fifa Executive Summit a Roma, che sarà anche la prima tappa dell'Europeo itinerante con match inaugurale all'Olimpico il 12 giugno. Nel primo anno di Gravina, inoltre, nuove licenze nazionali, nuove e più stringenti norme per l'acquisizione di partecipazioni nei club e, in linea con quanto previsto dal governo, contributo di solidarietà sui trasferimenti per i club che hanno formato calciatori dai 12 ai 21 anni.

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