Ammettiamo di avere tifato Portogallo, perchè storicamente inferiore ai tedeschi, al terzo titolo europeo under 21, contro gli 0 dei lusitani, alla terza finale: nel ’94 vennero battuti dagli azzurrini al golden gol di Pierluigi Orlandini, con Cesare Maldini in panchina, idem 6 anni fa, con la Svezia, già con il ct Rui Jorge.
Vince la Germania 1-0 e in fondo è giusto così, segna al 4’ st Nmecha e basta, i bianchi sono più insidiosi, i rossoverdi attaccano anche piacevolmente, senza costruire tanto, non perdevano da un anno e mezzo e venivano da 12 vittorie di seguito: potevano starci i tempi supplementari.
Nell’albo d’oro, l’Italia resta davanti, con 5 affermazioni, assieme alla Spagna, campione uscente, con Fabian Ruiz (Napoli) premiato come migliore, a Udine, poi i 3 successi dei bianchi, con due Urss, Inghilterra e Olanda, con un titolo Francia e Repubblica Ceca.
I tedeschi hanno il siciliano Tony Di Salvo come vice allenatore, come già due anni fa. Il portiere Dahmen è all’altezza, come il centrale Schlotterbeck e soprattutto Dorsch, centrocampista. Festeggia la Germania, di fronte a centinaia di spettatori. Vanta anche i titoli del 2009, sull’Italia di Casiraghi, e il secondo posto dell’82, la semifinale del 2015 e 4 quarti di finale. La difesa è stata perfetta, soprattutto a palla alta. Il ct Stefan Kuntz, 58 anni, fu campione d’Europa nel ’96, da calciatore, in Inghilterra, al golden gol di Bierhoff. Da tecnico è stato al Karlsruhe e al Mannheim, mentre al Bochum per due stagioni fece il direttore sportivo e al Kaiserslautern fu presidente.
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