Europei 2032, nuovi stadi e turismo: ecco l'impatto economico della manifestazione sull'Italia

L'Italia ospiterà ufficialmente gli Europei del 2032 insieme alla Turchia

Martedì 10 Ottobre 2023
Europei 2032, nuovi stadi e turismo: ecco l'impatto economico della manifestazione sull'Italia

L'Italia, insieme alla Turchia, è stata scelta dalla Uefa per ospitare gli Europei del 2032. Nel dossier italiano sono state inserite dieci città (e altrettanti stadi), che rappresentano complessivamente il patrimonio culturale e artistico del Paese, che garantirà una “fan experience” entusiasmante, e al tempo stesso la storia calcistica italiana, la sua tradizione e la sua passione.

A supporto di un grande evento come l’Europeo, è stata poi messa in risalto la notevole esperienza del sistema calcistico italiano nell’organizzazione di grandi eventi. In tal senso, l’approccio previsto nel dossier ha incluso inoltre una scrupolosa attenzione al tema della sostenibilità degli eventi sportivi: dall’inclusione al rispetto dei diritti umani, dall’attenzione agli effetti del cambiamento climatico alle opportunità per le persone con disabilità.

Europei di calcio, nel 2032 assegnati a Italia e Turchia. Ufficiale la decisione dell'Uefa

Nella visione della Figc, Euro2032 rappresenterà inoltre una opportunità per lo sviluppo e la modernizzazione delle infrastrutture sportive del Paese, un evento in grado di contribuire all’accelerazione di processi già in atto in diverse città. Da un punto di vista sportivo, infine, un evento del genere permetterà di ampliare ulteriormente la base del movimento calcistico, attraverso progetti specifici che avvicinino ragazze e ragazzi al calcio. Ma non solo.

L’Europeo di calcio è infatti il terzo maggiore evento sportivo per impatto economico, capacità promozionale e attrattività̀ turistica, dopo i Mondiali e le Olimpiadi. Come gli altri due grandi eventi sportivi globali, i Paesi che ospitano il torneo hanno l’opportunità di investire in asset permanenti, da un lato per il rinnovamento degli impianti sportivi e dall’altro per la modernizzazione infrastrutturale del Paese. Negli ultimi Europei, anche quelli organizzati da due Paesi, come Austria e Svizzera 2008 e Polonia-Ucraina 2012, l’impatto economico dell’Europeo ha contribuito al miglioramento del Pil nazionale, alla creazione di nuovi posti di lavoro, e a un netto miglioramento della rete dei trasporti (nuove linee della metropolitana, potenziamento della rete stradale e ferroviaria), oltre ad un incremento dei visitatori stranieri e della loro capacità di spesa, generando valore a medio-lungo termine per il territorio coinvolto nel torneo.

L’ultimo Europeo disputatosi in un unico Paese, Euro2016 Francia, ha raggiunto un fatturato di 1.9 miliardi di euro (secondo i dati del bilancio Uefa). Euro2020, disputato nel 2021 con una formula itinerante in 12 città europee e con stadi a capienza ridotta per le normative nazionali sul contenimento della pandemia, ha chiuso con ricavi per oltre 1.8 miliardi di euro. Per quanto riguarda il risultato economico delle 4 gare disputate a giugno a Roma, è stato stimato un aumento del flusso turistico nel mese di circa 40.000 turisti (+28,81%) rispetto al mese precedente (il 59,2% dei biglietti è stato venduto all’estero), con importanti riflessi sui consumi generati nell’ambito dei servizi offerti in città, per una stima di circa 25,8 milioni per hotel, ristoranti, shopping e trasporti pubblico e privato, un aumento del Pil regionale dello 0,08%, compresa la crescita delle  esportazioni regionali per un valore di circa 5 milioni. In termini di occupazione si stima che l’evento abbia generato un volume netto aggiuntivo di 117.150 mesi di lavoro, l'equivalente di 9.762 posti annuali a tempo pieno.

Tra l’altro, l’Europeo 2020, pur se ha coinvolto una sola città italiana e per sole 4 gare, ha accelerato l’approvazione di alcune norme per i grandi eventi sportivi nel nostro Paese, come la nuova disciplina del divieto di pubblicità̀ parassitaria (Ambush Marketing), in ottemperanza ad uno dei requisiti richiesti per l’organizzazione della competizione.


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