Stavolta non è pretattica. Il problema c'è, inutile girarci intorno. Nella seduta di lunedì Dybala ha avvertito un fastidio alla caviglia sinistra, quella scambiata per un pallone da Palomino (a proposito: stagione finita per il difensore che domenica ha riportato la rottura del tendine distale del muscolo semitendinoso destro) in Atalanta-Roma. Si è fermato immediatamente e ieri ha preferito non allenarsi, sottoponendosi alle cure dello staff medico giallorosso. La speranza di essere presente domani nell'andata della semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen è sempre viva ma è chiaro che la giornata di oggi potrebbe risultare decisiva. Non perché la Joya sia attesa in campo insieme ai compagni. Probabilmente Mourinho lo preserverà anche nella seduta odierna aperta inizialmente ai media.
È pronto a farlo giocare anche senza allenamenti, tanto lo ritiene fondamentale nei meccanismi offensivi della Roma. E i numeri sin qui non possono che dargli ragione: 16 reti e 8 assist in 35 presenze, certificano una partecipazione al gol della squadra al 40%. Un gol su due, praticamente, porta la sua firma direttamente o indirettamente. Ma è tutta la Roma che cambia con Paulo in campo. Perché i grandi calciatori infondono quella tranquillità necessaria anche se a mezzo servizio.
DOPPIO CENTRAVANTI
Di fatto, José deve però cautelarsi. E qualora Dybala (omaggiato ieri dal cantante Blanco con il suo ultimo lavoro discografico) dovesse partire dalla panchina o nella peggiore delle ipotesi essere convocato in stile Monza (ossia presente ma non utilizzabile) la scelta dello Special sembra virare sul doppio centravanti. Una formula che il tecnico portoghese aveva utilizzato anche contro il Milan e che aveva dato i suoi frutti se un errore di Spinazzola in pieno recupero, non avesse condannato la Roma al pari con i rossoneri. A proposito dell'esterno, oggi è atteso in sala stampa vicino al guru lusitano. Ieri è stato schierato regolarmente a sinistra con Celik a destra. Se non cambia nulla in giornata, questo dovrebbe essere l'assetto anti-Leverkusen con Cristante confermato in difesa in mezzo a Mancini e Ibañez, chiamato al riscatto dopo il grave errore commesso contro l'Inter. L'assetto è il 3-5-2 con Pellegrini pronto a fare il pendolo tra la mediana e in avanti per supportare i due attaccanti. Tornando alla possibilità di schierare i due centravanti, questo assetto era stato schierato in stagione anche contro il Betis (1-1), la Sampdoria (1-0) e il Ludogorets (3-1).
PERICOLO FRIMPONG
Il Leverkusen è stato studiato minuziosamente e il pericolo numero uno è stato individuato non tanto in Diaby (ex Crotone che porta in dote 14 gol e 10 assist in stagione) o nel centrocampista Wirtz (giocatore che ha preso parte in Europa League a più reti dal termine della fase a gironi in avanti: tre gol e due assist). I fari sono puntati su Frimpong (6 reti nel 2023), esterno destro finito nel mirino delle big europee. Il punto debole è stato invece individuato nella difesa che al di là dei nomi (Tah e Incapie, quest'ultimo finito nel mirino della Roma in più di una sessione di mercato) soffre maledettamente quando viene presa in velocità (già 62 reti subite in 43 gare stagionali, coppe comprese). Menzione finale per l'arbitro di domani sera. Non sarà Chiffi, non sarà Maresca ma la designazione dell'inglese Oliver non è certo piaciuta a Mourinho: il fischietto di Ashington vanta infatti contro di lui un particolare record. Nessuno in Premier, ha assegnato in media più rigori contro lo Special One. Si salvi chi può.
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