Tutti si aspettano Vlahovic e invece è l’autorete di Venuti a regalare alla Juventus la vittoria nella semifinale di andata al Franchi, nel segno del “corto muso” più assoluto. Perché la Juve si arrocca, si spinge raramente oltre la trequarti viola ma alla fine trova la zampata che rischia di ipotecare la finale di Coppa Italia, con un cross del subentrato Cuadrado che carambola su Venuti e finisce in porta.
Milan-Inter, le pagelle: brilla il solito Leao (6.5), Skriniar (6.5) è un muro
Purtroppo anche cori razzisti di una minoranza: “Sei uno zingaro”. Dusan finisce inghiottito dalla coppia Milenkovic - Igor e innescato poco e male dalla manovra juventina fiaccata dalle assenze, ma alla fine Allegri centro l’obiettivo e torna a Torino con un 1-0 d’oro: un tiro in porta un (auto) gol, massima resa con il minimo sforzo per una Juve stanca e fiaccata dalle 9 assenze, più Bonucci a mezzo servizio. Il copione della partita è chiaro fin dal primo minuto: i bianconeri giocano per non perdere mentre la Fiorentina non fa abbastanza per riuscire a vincerla, lo 0-0 è lo specchio di un primo tempo molto bloccato e senza occasioni. Allegri sceglie la prudenza e il 3-5-2 come in Champions contro il Villarreal, mentre la Fiorentina ci prova di più e sfiora il vantaggio con Ikoné dopo 26 minuti, e sempre lui nella ripresa colpisce in pieno il palo dopo aver scherzato De Sciglio e preso il tempo a Perin. La Fiorentina spreca occasioni limpide mentre la Juve trova in verticale Vlahovic solo una volta su lancio preciso di De Sciglio, ma il serbo calibra male il pallonetto su Terracciano. La Juve sembra tutta qui al netto dei cambi (dentro Cuadrado e Morata) mentre la Fiorentina non sfrutta il fattore campo, alla fine Dusan esce indenne dalla bolgia dantesca del Franchi, in lacrime invece Venuti dopo aver regalato il gol partita agli avversari nel recupero.
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