Dimarco, la Procura indaga per minacce dopo lo striscione sotto casa. Il giocatore si scusa su Instagram

I cori del giocatore contro la curva rossonera nel postpartita della semifinale Champions

Venerdì 19 Maggio 2023
Dimarco, la Procura indaga per minacce dopo lo striscione sotto casa. Il giocatore si scusa su Instagram

Federico Dimarco nella bufera dopo l'episodio dei cori contro la curva milanista all'indomani del derby di Champions League che ha consentito ai nerazzurri di qualificarsi per la finale grazie alla rete di Lautaro Martinez.

La tensione è salita dopo uno striscione comparso in nottata sotto l'abitazione del giocatore. «Dimarco pensa a giocare... o la lingua te la facciamo ingoiare», era scritto nello striscione.

Inter-Milan 1-0, Lautaro Martinez porta in finale i nerazzurri dopo 13 anni. Ai rossoneri non riesce l'impresa

Dimarco, la Procura aprirà un'inchiesta

La Procura di Milano aprirà nelle prossime ore un fascicolo per minacce aggravate sul caso dello striscione. Il calciatore, dopo la fine della gara Champions, si era esibito al microfono in cori contro la curva milanista. Sull'episodio sta indagando la Digos, col coordinamento del dipartimento antiterrorismo, che si occupa anche delle azioni degli ultras, guidato dal procuratore Marcello Viola. Poco dopo la comparsa di quello striscione, l'esterno nerazzurro sui social si è scusato: «Martedì sera dopo la partita mi sono lasciato andare a un momento di leggerezza - ha scritto - volevo chiedere scusa a tutti i tifosi del Milan che si sono sentiti offesi».

 

Milan a rapporto dagli ultrà, al vaglio della Procura Federale il faccia a faccia con i tifosi

Dimarco, la nota della curva sud rossonera

Poi, è arrivato in giornata anche un comunicato della Curva sud rossonera: «Apprezziamo le scuse del giocatore Dimarco, comprendendo che a volte l'adrenalina e l'euforia possano giocare brutti scherzi, e ci auguriamo in futuro di non assistere più a scene simili, da ambo le parti». E ancora: «Nessuno si è mai sognato di vietare festeggiamenti e sfottò, ma in una città come Milano ci sono dei limiti che non vanno mai oltrepassati, da una parte e dall'altra. Le Curve di Milano si impegnano da 40 anni a portare avanti un patto di non belligeranza, un caso unico in Italia che permette di vivere nel rispetto, nella tranquillità e nella lealtà la nostra stracittadina. Un conto - ha scritto ancora la Curva sud - sono i cori e gli striscioni di sfottò riferiti a giocatori e società (...) tutt'altro discorso sono i cori di scherno verso una curva intera alla presenza della stessa (con un coro che la stessa Curva Nord non canta di proposito da mesi)». La Curva nord interista ha scritto, poi, su Instagram: «oggi alle 14 circa spiegheremo personalmente l'accaduto con Dimarco». Intanto, lo striscione è stato sequestrato dagli investigatori e nelle indagini saranno visionate le telecamere della zona.

Ultimo aggiornamento: 18:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci