Babilonia in Europa. La Francia si ferma e iniziano le cause, la Germania decide il 6, Premier e Liga verso il sì

Venerdì 1 Maggio 2020 di Salvatore Riggio
Babilonia in Europa. La Francia si ferma e iniziano le cause, la Germania decide il 6, Premier e Liga verso il sì
Tra i top cinque campionati europei, la Ligue 1 è stata finora l’unica ad aver dichiarato conclusa la stagione, dopo 28 giornate. Con tanto di verdetti. Il Psg di Mauro Icardi è campione di Francia e va direttamente in Champions assieme al Marsiglia con il Rennes, invece, che passa dai preliminari. Lille in Europa League con Reims e Nizza, se non si disputeranno le finali delle coppe nazionali. Scendono in Ligue 2 Amiens e Tolosa. Mentre il Lione, avversario Champions della Juventus, resta fuori dall’Europa ed è la prima volta dopo 20 anni (chiederà i danni). Un vero smacco per l’ex allenatore della Roma, Rudi Garcia. La sospensione è stata una decisione imposta dall’alto. Direttamente dall’Eliseo e poi annunciata dal primo ministro Edouard Philippe, martedì, durante l’intervento alla Camera per illustrare il piano di uscita dal confinamento. Al momento, il Tolosa ha annunciato ricorso e il Lione chiederà i danni. 

LA GERMANIA
Pochi dubbi sulla ripartenza della Bundesliga. Una decisione definitiva è slittata a mercoledì 6 maggio, ma in Germania dovrebbero riprendere il 16 maggio e (almeno) fino ad agosto le partite saranno a porte chiuse. La conference call tra Angela Merkel e i ministri dello sport degli stati federali tedeschi si è conclusa in questo modo: pochi dubbi sul calcio d’inizio e più sulle date. Ma la Bundesliga ha quasi la certezza di riprendere il campionato. Infatti, già a inizio aprile i club hanno ripreso gli allenamenti nei centri sportivi, con piccoli gruppi e mantenendo il distanziamento sociale. Di casi positivi, o di calciatori con possibili sintomi riconducibili al Coronavirus, non ce ne sono stati. Senza dimenticare l’Amburgo che proprio ieri mattina ha iniziato a fare i test sui propri tesserati. In sostanza, manca solo l’ufficialità per tornare a giocare. 

L'INGHILTERRA
Oggi può essere il giorno decisivo per la Premier. È in programma una riunione, in conference call, tra i club per capire se sarà possibile far riprendere il campionato. Anche in Inghilterra, come in Germania, si va verso il fischio d’inizio. Salvo imprevisti, lunedì 4 maggio dovrebbero ricominciare gli allenamenti, ma c’è chi ipotizza lunedì 18 maggio. Si dovrebbe tornare in campo martedì 9 giugno per la felicità del Liverpool, vicinissimo ormai alla conquista del titolo 30 anni dopo l’ultima volta. La Premier sta studiando, però, un protocollo: dall’utilizzo dei tamponi per giocatori e arbitri 48 ore prima del ritorno agli allenamenti fino alla disinfezione di tutti gli oggetti utilizzati, passando per le mascherine ai calciatori durante gli allenamenti o ai parcheggi separati per le auto o al divieto di massaggio senza il consenso medico. 

LA SPAGNA
In Spagna via libera ai test da lunedì 4 maggio. Il ministro della Salute, Salvador Illa, ha convalidato quasi tutto il protocollo sanitario che sarà pubblico nei prossimi giorni quando inizierà il periodo di de-escalation. Una volta terminati i test (entro giovedì 7 maggio), le squadre potranno tornare ad allenarsi individualmente tra venerdì 8 e lunedì 11. Dal 18 via ai piccoli gruppi e poi dal primo giugno sedute a pieno organico. Inoltre, se tutto andrà secondo programma, tra il 15 e il 28 giugno ripartirà anche il campionato, che al momento vede il Barcellona in testa con due punti in più sugli acerrimi rivali del Real Madrid, dopo 27 giornate. Il protocollo consiglia ai club di portare in ritiro le squadre, sanificare tutte le strutture sportive ed evitare contatti esterni per qualche settimana. Le società, inoltre, devono sottoporre ai test tutti i giocatori, gli staff tecnici e i collaboratori della prima squadra. 


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