Calciomercato, effetto Vlahovic: dal 3 si parte

Venerdì 24 Dicembre 2021 di Andrea Sorrentino
Calciomercato, effetto Vlahovic: dal 3 si parte

«Bambole, non c’è una lira», annunciava l’impresario Tino Scotti a fine puntata in quel lontano varietà televisivo, e dopo l’ovvio scoramento delle ballerine e del cast, la settimana successiva lo spettacolo riprendeva come prima, con gli stessi entusiasmi e le stesse illusioni, persino con lo stesso epilogo.

Così va da anni anche il calciomercato, a maggior ragione quello di riparazione che sta per iniziare (dal 3 al 31 gennaio): di denaro non ce n’è più, al limite c’è quello virtuale di certe plusvalenze spericolate su cui ormai si addensano le inchieste della magistratura, e sappiamo che di veri colpi non ne vedremo, ma di cosa siamo fatti, se non della stessa sostanza dei sogni?

IL ROMANTICISMO

La coazione a ripetere assume tinte persino romantiche. Qualcosa comunque si è già mosso a dicembre: Manolas ha lasciato il Napoli per l’Olympiacos, mentre la Fiorentina, tra i pochi club con capacità accertata di spesa, ha acquistato dal Lille per 15 milioni l’ala Jonathan Ikoné, 22 anni. Per il resto c’è una vagonata di giocatori, ovunque, che i club stanno conducendo serenamente a scadenza di contratto, per incapacità di rilanciare, per vitale esigenza di alleggerire i costi; così il mercato che si scatenerà sarà quello dei cartellini gratuiti (Messi, Donnarumma e Sergio Ramos insegnano), con inevitabile crescita della figura dei manager che orientano i destini, intascando commissioni e mance sempre più alte. Allora è bello sognare che uno dei pochi assi della serie A ancora sotto contratto, Vlahovic, possa venire rapito tra poco dalla Juventus, che cerca disperatamente un centravanti, e tutto tornerebbe. Peccato che Vlahovic costi almeno 80 milioni, proibitivi per una Juve ingolfata (eufemismo) nei conti: Arsenal, Tottenham, City o Atletico, ben più solvibili, si candidano allo scippo.

LE IDEE

Nell’emergenza, la Juve sembra disposta a sobbarcarsi il prestito dal Psg di Icardi e il relativo carrozzone, che tempi; in alternativa c’è Cavani, in rotta col Manutd, ma occhio al Barcellona. Mentre teme che a giugno De Ligt sia condotto da Raiola verso la Premier League, la Juve per il centrocampo sogna Wijnaldum ma guarda a Witsel, un altro a fine contratto a Dortmund; a Torino stanno lasciando al proprio destino Dybala, che chiede un rinnovo ma non ha risposte. Pure lui scade a giugno 2022 come tanti altri illustri: Cuadrado, Bernardeschi, Brozovic, Perisic, Vecino, Insigne, Mertens, Kessie, Freuler, Belotti tra gli altri, chi offrirà di più? Procuratori scatenati. L’Inter a gennaio vuole Nandez in prestito dal Cagliari, c’è anche il Napoli, sarà asta sull’ingaggio. Occhio allo scippo di Brozovic da parte del Tottenham di Conte, a meno che non firmi di nuovo coi nerazzurri. Il Milan deve sostituire Kjaer e pensa al prestito di Abdou Diallo dal Psg, o ad acquistare l’olandesone Botman dal Lille, ma costa un occhio (30 milioni).

CERCASI ATTILA

Meno oneroso sarebbe per il Napoli arrivare al centrale Szalai dal Fenerbahce, che si chiama Attila ed è definito il Van Dijk ungherese, e sarà per questo che il Chelsea l’avrebbe già preso, peccato. Mentre all’estero il primo colpo è il passaggio di Ferran Torres dal City al Barcellona per 55 milioni, i prossimi saranno mesi infuocati per chi può, visto che a cominciare dal più insigne, Kylian Mbappé ormai vicinissimo al Real Madrid, è fitta la schiera di stelle in scadenza a giugno 2022: Pogba, Modric, Bale, Isco, Rudiger, Christensen, Di Maria, Tolisso, Dembélé, Sergi Roberto, Lacazette tra gli altri. Solo pochissimi tra loro potrebbero rotolare qui, nella povera serie A, che ha sempre il suo fascino ma ormai balla malinconica e con un sorriso di circostanza, tra le sue bambole e i suoi impresari squattrinati.

Ultimo aggiornamento: 25 Dicembre, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA