Chiesa infortunato, tegola per Mancini: da Berardi a Pellegrini, i nomi per ridisegnare l'attacco della Nazionale in vista dei playoff mondiali

Gli azzurri a marzo dovranno giocare contro la Macedonia (semifinale) e l’eventuale finale contro Portogallo o Turchia

Lunedì 10 Gennaio 2022 di Alessandro Angeloni
Chiesa infortunato, tegola per Mancini: da Berardi a Pellegrini, i nomi per ridisegnare l'attacco della Nazionale in vista dei playoff mondiali

L’infortunio di Federico Chiesa tiene in apprensione non solo la Juventus, ma anche la Nazionale, che sta per ripartire (in bilico anche lo stage di fine gennaio, si decide in settimana). Gli azzurri, a marzo dovranno giocare il playoff contro la Macedonia (semifinale) e l’eventuale finale per accedere al Mondiale in Qatar (contro Portogallo o Turchia). La Nazionale di Roberto Mancini perde uno dei suoi uomini di punta.

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Chiesa infortunato, tegola per Mancini

Punta, sì. Uno dei pochi che possa/poteva dare una mano a risolvere l’annoso problema del gol, causa della mancata qualificazione dopo la fase a gironi. Chiesa è stato fondamentale per la vittoria all’Europeo con la importare rete contro l’Austria negli ottavi e con la Spagna in semifinale, ad esempio e questo la dice lunga sull’importanza del calciatore per Roberto Mancini, che con il suo infortunio perde qualità e potenza là davanti.

 

La soluzione Berardi

Parliamo di un titolare dell’Italia, un calciatore che può giocare su tutte e due le fasce, ed è utile anche come falso nove. Nei piedi ha i gol e gli assist. Una perdita grave in vista delle qulificazioni mondiali. L’alternativa naturale, già sperimentata in varie occasioni è Berardi, confermando il 4-3-3, marchio di fabbrica del Mancio.

L’attaccante del Sassuolo è il vero rivale di Federico, con lui si alterna sulla fascia: Chiesa può giocare anche a sinistra, mente Domenico solo a destra (fermo restando Insigne dall’altra parte). Se Mancini dovesse confermare il collaudato 4-3-3 si potrebbe pensare che il Piano B sia rappresentato proprio da Berardi, in un tridente formato anche da Insigne e da Immobile come centravanti. Un assetto già sperimentato durante gli Europei vinti dalla Nazionale.

Bernardeschi, Pellegrini, Zaniolo

Un’altra soluzione porta il nome di Federico Bernardeschi, che non brilla in fase di realizzazioni. E veniamo al resto, che coinvolge la Roma. Pellegrini, spesso, è stato utilizzato come uomo di fascia del tridente, più a sinistra che a destra. Lorenzo garantisce qualità, anche se non ha la spinta nell’uno contro uno di Chiesa. Nicolò Zaniolo è l’altro su cui Mancini punta, perché come qualità tecniche e potenza è quello più vicino a Chiesa. Il romanista, con Mourinho, ha giocato esterno del 4-2-3-1 e quindi può fare l’ala del 4-3-3, e ora sta imparando anche a fare la seconda punta. Zaniolo è uno degli elementi di spicco della Nazionale, in questa fase di emergenza offensiva può tornare utile, molto utile. Ultimo romanista, in corsa per il treno Mondiale è El shaarawy, più abile come esterno sinistro che destro. Nome al limite, non tra i papabili per la sostituzione di Chiesa. Gli altri nomi noti ma più in ribasso rispetto agli altri sono Raspadori, che nel Sassuolo spesso gioca sterno per la presenza di Scamacca al centro.

Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 09:33
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