La capacità di organizzazione. La qualità nelle scelte. E infine, anche un po’ di fortuna. Non in campo, ma nella gestione di tutto l’ambaradan. Il Bayern Monaco, arrivato ieri sera in finale di Champions per l’undicesima volta nella propria storia, è un modello da seguire. No che non abbia speso nel corso degli ultimi anni – tanto che ha portato in Germania anche Guardiola – ma domenica si giocherà il Triplete contro il Psg con un undici titolare che è riuscito ad assemblare con 100 milioni di euro. Meno della metà del cartellino di Neymar e poco più di quello di Mbappè, che cercheranno in qualche modo di ripagare lo sceicco dagli investimenti fatti. Quelli sì, tanti.
LEWANDOWSKI A ZERO
Il colpo vero e proprio è quello di Robert Lewandowski. Il bomber polacco è approdato alla corte di Rumenigge gratis: il Bayern lo ha preso svincolato dal Borussia Dortmund. Poi ci sono Muller – nato e cresciuto in società – e Goretzka: quest’ultimo preso senza sganciare nemmeno un euro dallo Schalke 04. Tre perni fondamentali di una squadra che potrebbe vincere tutto che non hanno pesato in nessun modo nella voce “acquisti”.
I COLPACCI
Alaba è stato pagato solamente 125mila euro. Davies 10 milioni ma ne vale almeno otto volte tanto adesso, tenendo conto dell’età e delle prestazioni del canadese, devastante. Contro il Lione ha fatto doppietta Gnabry: 8 milioni e un talento incredibile. C’è anche Perisic, in prestito con diritto di riscatto che è costato 5milioni. E infine Boateng e Kimmich, che a bilancio hanno avuto un costo rispettivamente di 13,5 e 8,5 milioni.
NEUER IL PIÙ COSTOSO
Solamente per il portiere i tedeschi hanno sforato: 30 milioni per l’estremo difensore della nazionale tedesca che però, di punti, ne ha portati tanti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA