Calcioscommesse, Signori in tribunale a Cremona: «Usato come capro espiatorio»

Martedì 27 Ottobre 2020
Giuseppe Signori

Beppe Signori in tribunale a Cremona per il calcioscommesse.

Il reato si è prescritto a metà ottobre ma, prima di dichiararlo ufficialmente, il collegio dei giudici si è riservato, aggiornando l'udienza al 15 dicembre prossimo per approfondire il carteggio e gli effettivi tempi della prescrizione. Così, questa mattina, il calcioscommesse è tornato in tribunale a Cremona. E tra i cinque imputati rimasti, l'unico ad essersi presentato in aula è stato Beppe Signori, ex bomber di Foggia, Lazio e Bologna, vicecampione del mondo con la nazionale italiana a Usa 1994. Accompagnato dal suo avvocato, Patrizia Brandi del foro di Bologna, l'ex calciatore si è detto «sereno e totalmente convinto della mia innocenza. Sono qui - ha aggiunto - per difendere la mia credibilità e per chiedere che sia fatta giustizia, visto che non ho mai potuto domandarlo dal momento non sono mai stato ascoltato se non quasi dieci anni fa, nel 2011, nell'interrogatorio di garanzia». Signori, che ha sottolineato «il trauma personale e famigliare dovuto ad una vicenda a cui non so dare spiegazioni», è sospettato di essere tra i referenti principali dell'associazione accusata di organizzare combine: «Ma la verità è che sono stato preso come capro espiatorio, perché usare il mio nome, così come quello di Antonio Conte, garantiva interesse mediatico».


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