Roma, è il giorno di Abraham: a Ciampino alle 13, poi visite e firma

Domenica 15 Agosto 2021 di Stefano Carina
Roma, è il giorno di Abraham: a Ciampino alle 13, poi visite e firma

La telenovela è finita: Abraham sbarca oggi all'aeroporto di Ciampino (insieme al gm Pinto) alle ore 13. È lui il nuovo centravanti della Roma.

Che si fosse finalmente convinto ad accettare la proposta giallorossa si è capito definitivamente ieri, intorno alle 17,45. Termina il match del Chelsea (3-0 al Crystal Palace): il calciatore rimasto in panchina, si alza, si gira e inizia a salutare la tribuna. Poi fa lo stesso con il settore adiacente, ricevendo in cambio tanti applausi. E come se non bastasse, in un secondo momento, attraversa il campo con un trolley, lasciando Stamford Bridge. Segnali inequivocabili. La Roma contava di poterlo annunciare già ieri sera, prima o durante la kermesse contro il Raja Casablanca. Poco male. Il centravanti atterra all'ora di pranzo per la felicità di Mourinho. La stagione giallorossa prende il via ufficialmente giovedì, a Trebisonda, con l'andata del playoff per accedere alla Conference League. Tre giorni dopo, il debutto in campionato. Abraham ci sarà.

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COUNTDOWN

Nel primo pomeriggio, il centravanti svolgerà le visite a Villa Stuart. È il colpo del mercato, l'acquisto al momento più oneroso effettuato in serie A. La Roma ci ha creduto e non ha badato a spese. A partire dalla trattativa con il Chelsea, impostata inizialmente per un prestito biennale con obbligo di riscatto a 42 milioni e tramutata poi in acquisto diretto dilazionato in 5 anni, garantendo al club di Abramovich un diritto di riacquisto (da esercitare dopo 2 anni). Salatissimo (80 milioni), certamente, ma a dimostrazione che la società inglese non vuole perdere del tutto il controllo sull'attaccante. Che per convincersi - oltre ai leciti dubbi che può avere un ragazzo di 23 anni che milita nel club campione d'Europa, nel torneo più competitivo e ricco del mondo, nella sua città, corteggiato tra l'altro dalla squadra del cuore (Arsenal) - ha giocato al rialzo. Si è così passati dall'iniziale offerta di 4,5 milioni a 5 per poi lievitare venerdì sera a 6, comprensivi di facili bonus (5+1). Un esborso importante (che grazie al Decreto Crescita peserà nelle casse del club per 7,5 milioni lordi, quasi 4 netti), anche nelle delicate dinamiche dello spogliatoio. Ma c'è di più. Perché Tammy - tramite il papà - ha chiesto e ottenuto nel quarto incontro andato in scena nelle ultime 72 ore, di avere a disposizione anche una clausola rescissoria da poter esercitare nel caso arrivasse una big europea. Difficile, se non impossibile, chiedere e ottenere di più.

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CESSIONI

Il viaggio londinese si conclude con l'happy-end. Blitz che è servito anche per cercare acquirenti per alcuni calciatori che non rientrano più nei piani di Mourinho. Tra questi c'è Olsen. L'intesa con lo Sheffield United è stata trovata, va però convinto il portiere che non vorrebbe giocare in Championship (l'equivalente della nostra serie B). Sono stati poi riallacciati i rapporti con il Wolverhampton per Diawara che già all'epoca del trasferimento di Rui Patricio aveva chiesto informazioni sul mediano. Anche in questo caso l'ultima parola spetta al calciatore. Se parte, possibile arrivo last-minute di uno tra Zakaria (Monchegladbach) e Anguissa (Fulham). Per Perez, confermato l'interessamento del Newcastle. Rimane invece in stand-by la trattativa tra Milan e Roma per Florenzi. Club d'accordo sulla valutazione (6 milioni), meno sulla formula. Il Milan chiede un prestito con obbligo di riscatto subordinato alla qualificazione alla prossima Champions. Pinto delle condizioni più agevoli, che rendano praticamente automatico il riscatto. Intanto si è sbloccato l'affaire-Dzeko: Edin ha rinunciato a metà dello stipendio di luglio e ai primi 15 giorni di agosto (in totale 1 milione lordo) e ieri ha debuttato con gol nel successo 2-0 dell'Inter contro la Dinamo Kiev. Il bosniaco fa parte ormai del passato. Il presente da oggi si chiama Abraham. 

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