Vent'anni esatti son passati da quando un appena 23enne Gigi Buffon faceva i pacchi da Parma per andare a sposare l'occasione della sua vita, la Juventus. Allora come oggi, era incredibile pensare ad una carriera come quella che ha avuto il per tanti anni numero 1 della nazionale azzurra. In vent'anni ha vinto quasi tutto, Gigi. Nella gioielleria di casa il numero di trofei e successi individuali non è più quantificabile, ma un piccolo spazio per una coppa in più - La Coppa - lo ha sempre riservato fino a ieri, provando a incassarla anche in un tentativo solitario d'oltralpe, con la maglia del Psg.
E così la strana, quasi folle idea di indossare nuovamente quei guantoni che lo hanno reso celebre e lanciato sul palcoscenico più famoso d'Italia. Quasi un segno di riconoscenza nei confronti di chi ho la coltivato ed accudito quando contava veramente, ma non per questo senza l'ambizione di restituire quel che al Parma spetta di diritto, la Serie A. Da qui la risposta affermativa al numero uno gialloblu Kyle Krause, che ha convinto il campione del mondo a mettere da parte gli ultimi dubbi per accettare un contratto biennale con tanto di premio promozione. Mica poco, per uno che a 43 anni di smettere non ne ha voglia. E meno male.
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