CAGLIARI - Inizia l'avventura a Cagliari di Zdenek Zeman. Oggi il tecnico stato presentato in conferenza stampa, insieme al nuovo presidente Tommaso Giulini. «Mi fa piacere essere a Cagliari dove c'è entusiasmo. La nuova proprietà ha voglia di fare. Il Cagliari è una bella società che ha fatto la serie A per tanti anni. Ora è cambiata la proprietà e penso che cambierà anche il modo perché Giulini e Cellino sono due persone completamente diverse». In un primo tempo, era sembrato che il futuro del Boemo fosse a Bologna, ma poi «mi sono spaventato per la situazione della società», ha spiegato.
La città l'ha accolto con entusiasmo, ma «L'entusiasmo spero che ci sarà alla fine dell'anno, ora non è tanto importante - ha precisato lui - Dobbiamo ancora cominciare a lavorare. Mi auguro che la squadra riesca a dare emozioni, divertire il pubblico e fare risultati positivi».
Nessuna rivincita dopo l'esperienza fallimentare con la Roma, assicura: «Sono nel calcio da quarant'anni, non ho da prendermi rivincite con nessuno». Riguardo al nuovo presidente, Zeman ha ammesso di non conoscerlo ancora tanto bene, ma «mi sembra un tipo tranquillo che preferisce lavorare dietro le quinte», ha commentato. Giulini dal canto suo, ricambia con entusiasmo: «Zeman è una scelta importante, con lui arrivano anche dei valori. Non ho mai pensato che potesse scegliere altro, non ho mai creduto più di tanto che lui preferisse allenare in serie B e non in serie A».
Tra gli argomenti che i due dovranno affrontare per il nuovo Cagliari, il primo riguarda il futuro di Davide Astori, accostato a molti top club: «Sono sempre stato dell'avviso che non esistono giocatori incedibili, dipende da quello che si vuole fare. Astori è un giocatore importante e penso che abbia qualche richiesta importante, se può migliorarsi è giusto che lo faccia. Noi saremmo contenti se rimanesse, ma non voglio tarpare le ali a nessuno», ha detto Zeman, prima di soffermarsi sulla situazione di Andrea Cossu: «Lui è da anni a Cagliari e ha fatto molto bene. È un po' avanti con l'età e bisogna vedere quali motivazioni trova per continuare».
Torna al centro del nuovo progetto Daniele Conti, che si è lasciato alle spalle il difficile rapporto con Cellino: «Daniele l'ho fatto giocare quindici anni fa e in questi anni a Cagliari ha dimostrato che ha personalità, nonostante potesse sembrare un raccomandato di papà...Spero che continui a fare bene. Penso che sarà il leader per esperienza e comportamento, anche se magari qualche espulsione se la potrebbe risparmiare». Il tecnico boemo punta molto anche su Sau, un suo vecchio pupillo: «Ha fatto benissimo con me a a Foggia e si è ripetuto anche qui. Ha dimostrato di avere dei valori, ma il posto assicurato -avverte- con me non ce l'ha nessuno. C'è concorrenza e tutti si giocano il posto, poi è normale che con lui il rapporto è un po' più avanti perché lo conosco da più tempo».
Il primo acquisto dell'era Zeman, intanto, è un portiere: Simone Colombi dell'Atalanta, che ha firmato il contratto due giorni fa. «È la sua prima esperienza in serie A, sarà affiancato da un altro portiere e viene qui per giocarsi il posto – ha spiegato il presidente Giulini - L'ho scelto io con l'appoggio del mister. La squadra non verrà rivoluzionata ma verranno inseriti elementi in prospettiva».
E, infine, Zeman non si è fatto sfuggire un commento su Balotelli. «Mi dispiace per quello che sta succedendo: prima era tutto incentrato su di lui. Poi ha sbagliato, ma con lui ha sbagliato tutta la squadra. La colpa non è solo sua», ha precisato.
Ultimo aggiornamento: 19:03
La città l'ha accolto con entusiasmo, ma «L'entusiasmo spero che ci sarà alla fine dell'anno, ora non è tanto importante - ha precisato lui - Dobbiamo ancora cominciare a lavorare. Mi auguro che la squadra riesca a dare emozioni, divertire il pubblico e fare risultati positivi».
Nessuna rivincita dopo l'esperienza fallimentare con la Roma, assicura: «Sono nel calcio da quarant'anni, non ho da prendermi rivincite con nessuno». Riguardo al nuovo presidente, Zeman ha ammesso di non conoscerlo ancora tanto bene, ma «mi sembra un tipo tranquillo che preferisce lavorare dietro le quinte», ha commentato. Giulini dal canto suo, ricambia con entusiasmo: «Zeman è una scelta importante, con lui arrivano anche dei valori. Non ho mai pensato che potesse scegliere altro, non ho mai creduto più di tanto che lui preferisse allenare in serie B e non in serie A».
Tra gli argomenti che i due dovranno affrontare per il nuovo Cagliari, il primo riguarda il futuro di Davide Astori, accostato a molti top club: «Sono sempre stato dell'avviso che non esistono giocatori incedibili, dipende da quello che si vuole fare. Astori è un giocatore importante e penso che abbia qualche richiesta importante, se può migliorarsi è giusto che lo faccia. Noi saremmo contenti se rimanesse, ma non voglio tarpare le ali a nessuno», ha detto Zeman, prima di soffermarsi sulla situazione di Andrea Cossu: «Lui è da anni a Cagliari e ha fatto molto bene. È un po' avanti con l'età e bisogna vedere quali motivazioni trova per continuare».
Torna al centro del nuovo progetto Daniele Conti, che si è lasciato alle spalle il difficile rapporto con Cellino: «Daniele l'ho fatto giocare quindici anni fa e in questi anni a Cagliari ha dimostrato che ha personalità, nonostante potesse sembrare un raccomandato di papà...Spero che continui a fare bene. Penso che sarà il leader per esperienza e comportamento, anche se magari qualche espulsione se la potrebbe risparmiare». Il tecnico boemo punta molto anche su Sau, un suo vecchio pupillo: «Ha fatto benissimo con me a a Foggia e si è ripetuto anche qui. Ha dimostrato di avere dei valori, ma il posto assicurato -avverte- con me non ce l'ha nessuno. C'è concorrenza e tutti si giocano il posto, poi è normale che con lui il rapporto è un po' più avanti perché lo conosco da più tempo».
Il primo acquisto dell'era Zeman, intanto, è un portiere: Simone Colombi dell'Atalanta, che ha firmato il contratto due giorni fa. «È la sua prima esperienza in serie A, sarà affiancato da un altro portiere e viene qui per giocarsi il posto – ha spiegato il presidente Giulini - L'ho scelto io con l'appoggio del mister. La squadra non verrà rivoluzionata ma verranno inseriti elementi in prospettiva».
E, infine, Zeman non si è fatto sfuggire un commento su Balotelli. «Mi dispiace per quello che sta succedendo: prima era tutto incentrato su di lui. Poi ha sbagliato, ma con lui ha sbagliato tutta la squadra. La colpa non è solo sua», ha precisato.
