CRAGNO
Lavora molto di più nella ripresa dopo un primo tempo da sonno.
ZAPPA
Passa spesso sopra a Micki, una buona spalla per Bellanova. Sulla destra nasce il meglio.
CEPPITELLI
Fa la guardia, un occhio a Abraham e uno agli inserimenti di chi arriva da dietro. Se la cava.
CARBONI
Aiuta a imbottigliare ogni idea della Roma.
LYKOGIANNIS
Spinge tanto. Un Pusceddu moderno.
BELLANOVA
Fa tuonare la traversa.
DEIOLA
Ordina il gioco, pressa. Qualche buona intuizione.
GRASSI
Sbatte contro Cristante, a volte rimbalza.
MARIN
Duella con Karsdorp, tante volte deve rincorrere.
JOÀO PEDRO
Primo tempo in disparte, lo trascorre a protestare. Nella ripresa ci ricordiamo solo il giallo, per un mezzo
PAVOLETTI
Punisce la Roma, sfruttando un regalino di Viña e un assist involontario di un compagno. Poi si mangia il raddoppio. Nella ripresa sfiora il raddoppio di testa.
MAZZARRI
Trova il gol e spera. Poi si illude. Situazione complicata. I cambi servono a poco.
RUI PATRICIO
Viene svegliato dopo pochi minuti dal rumore della palla che abbatte la traversa ed è l’unico “pericolo” che gli vibra sul corpo. Poi prende il solito gol senza grosse responsabilità dirette. Molto bene sul colpo di testa di Pavoletti. Reattivo.
KARSDORP
Butta dentro - in avvio - un paio di palloni interessanti. Poi, dopo il gol subito e con la squadra sbilanciata in avanti, è costretto a stare “basso”, con non pochi problemi. Da il là alla rete di Ibanez.
MANCINI
Partecipa all’amnesia generale sul gol di Pavoletti, ma è sempre l’ultimo a mollare. Sfiora una rete. Sempre sul pezzo. Leader.
IBAÑEZ
Corre a destra a sinistra a tappare qualche falla. Spiazzato dal buco di Viña sul gol di Pavoletti. Poi riporta la Roma sul carro della Champions: suo il gol del pari. Importantissimo.
VINA 4
Bellanova gli scappa e per poco non sono dolori, lui e la Roma vengono salvati dalla traversa.
CRISTANTE
Lui la testa non la perde mai, si occupa di inventare, di sbattersi a destra e sinistra, di cucire. Ma a volte non basta l’ordine, la normalità, serve il genio. E non si può avere tutto..
VERETOUT
Statico, mono-tono. Ha vissuto serate decisamente migliori.
ZANIOLO
Si butta su ogni pallone, sfida ogni avversario. Tanta voglia, ma anche parecchia confusione. E un’ammonizione, evitabile.
PELLEGRINI 7,5
La traversa sembra un brutto sintomo: si è allontanata la magia delle prime settimane, ora è arrivata la sfortuna? No. Ecco la perla, Lorenzo firma la punizione della vittoria.
MKHITARYAN
Già non è in grande condizione, Micki ormai si trascina da qualche partita: forse è stanco, soffre più degli altri il tour de force. A Cagliari gioca, maluccio, solo un tempo: esce acciaccato e provato.
Non gli arrivano molti palloni (ma non lo vedono?), lui viene stretto tra i centrali e tende a sparire. Non un grosso contributo il suo nel primo tempo, poi si sveglia e fa a spallate. Occasioni da gol, però, quasi zero.
EL SHAARAWY
Rileva Micki e finisce col fare il terzino. Non proprio il suo, ma ci si mette con la testa giusta e molto impegno. Poi entra Calafiori e si risposta avanti. Meglio.
FELIX AFENA
Mourinho lo lancia nella mischia nel momento più delicato. Lui non si spaventa, ha pure la grande chance per pareggiare alla prima palla toccata. Caratterino.
CALAFIORI
Due falli in pochi minuti. Ammonito e condizionato.
KUMBULLA
Entra a rinforzare il fortino di Mourinho.
SACRAMENTO
Teleguidato da Mourinho, con l’auricolare bianco e sempre pronto a dare istruzioni, pure nell’intervallo. Lo svantaggio spinge a una reazione emotiva della squadra, imbambolata da Pavoletti. Vittoria che vale.
ARBITRO PIZZUTO 6
Seconda volta con la Roma per l’arbitro di Lecce che non ha grandi problemi nel gestire la gara. Magari non è convincente sul piano disciplinare: cartellini quasi tutti negli ultimi venti minuti
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