Brambati: «Strakosha e Kessie positivi al Covid-19, ma non lo dicono». La Lazio: «Fake news. Pronti ad adire le vie legali»

Martedì 26 Maggio 2020 di Valerio Cassetta
Brambati: «Strakosha e Kessie positivi al Covid-19, ma non lo dicono». La Lazio: «Fake news. Pronti ad adire le vie legali»
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Prima, nel pomeriggio, le allusioni miste a indiscrezioni in un collegamento telefonico su Tuttomercato Web Radio. Poi, in serata, le accuse mirate e le sue rivelazioni, «perché non mi azzardo a dire questa cosa in televisione, ma su una diretta Instagram si può fare». Massimo Brambati, ex calciatore di Torino e Bari, non usa mezzi termini durante un video live su Instagram con la giornalista Giovanna Martini: «Ci sono due giocatori, uno del Milan e uno della Lazio, positivi al Coronavirus. Quello biancoceleste è Strakosha, che dicono abbia un infortunio alla caviglia e non è vero, invece, ha fatto un tampone ed è risultato positivo. Non lo so di Ibra, ma Kessie del Milan è positivo. Siccome ha viaggiato tornando dall’Africa con Gervinho affianco, hanno messo in quarantena anche Gervinho».

PRIVACY E PROTOCOLLO
Dichiarazioni shock (che non trovano riscontri ufficiali), precedute da altre “news” di mercato e dall'introduzione: «Purtroppo ho due notizie, le dico, tanto ormai non c’è neanche la privacy su queste cose, perché le scrivono tranquillamente». In realtà la privacy c’è e va salvaguardata, a meno che non sia il diretto interessato a rendere nota la propria positività al Covid-19. Da protocollo le società, come accaduto, comunicano il numero dei tesserati eventualmente positivi, ma non la loro identità. Inoltre, con il campionato ancora fermo, qualche dubbio sorge circa l’utilità per i club di non dichiarare eventuali positivi (peraltro, la Lazio non ha ancora iniziato gli allenamenti collettivi). «Dico questo  in funzione di quello che potrebbe succedere se non adottassimo il protocollo tedesco, per cui se c’è un positivo mettono in quarantena solo il giocatore e non tutta la squadra - rincara la dose Brambati -. Se lo usassimo anche noi, potremmo affrontare la prossima ripartenza di campionato in maniera più serena. Vale a dire: si ammala il giocatore, mettiamo in quarantena solo lui. Dovrebbe farci riflettere, abbiamo un grande rischio sul fatto che il campionato possa iniziare e fermarsi».

LA RISPOSTA DEL FRATELLO
La riflessione di Brambati, dialogando con la giornalista, si allarga: «Le squadre hanno talmente tanto potere mediatico e editoriale da trasmettere notizie non veritiere. Ci sono dei giornalisti che vengono manipolati e spinti a scrivere». Dalla Lazio filtra massima tranquillità e arrivano smentite secche, mentre Dimitris Strakosha, fratello del portiere, risponde su Instagram direttamente con una story direttamente dall'abitazione di Thomas, in cui si trova con tutta la famiglia: «Dovresti vergognarti di diffondere bugie e, se non rispettassi la tua et,  ti farei personalmente causa per disinformazione».

SMENTITE E REAZIONI
Le dichiarazioni di Brambati vengono smentite categoricamente dal responsabile dello staff sanitario della Lazio, il prof. Ivo Pulcini, che nel pomeriggio a Radio Radio spiega: «biancoceleste Ivo Pulcini, intervenuto ai microfoni di Radio Radio: «Strakosha è perfetto come tutti gli altri. Ha il Covid? Non lo devo giurare, mandate qualcuno a sorpresa. Mi dimetto subito se ha qualcosa, le fake news non fanno parte delle persone serie. Mandate qualcuno della Figc. È assurdo che una persona dica certe cose senza documentazione e inventando tutto». Non solo: in tarda mattinata, pur senza esplicito richiamo alle parole di Brambati su Strakosha, è arrivata una presa di posizione dalla società attraverso la radio ufficiale circa eventuali «attacchi al presidente, ad un dirigente o ad un giocatore per un motivo che non c’è», riservandosi la possibilità di adire le vie legalu tutelando i propri interessi.
Ultimo aggiornamento: 16:39
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