Belfast, again, come nel 1958.
La qualificazione, in quel caso, era quasi archiviata, bastava un semplice pareggio per staccare il pass per la Svezia (in cui poi vinse il Brasile di O Rei, sì Pelé). Eppure non arrivò, anzi: con un 2-1 che spense ogni velleità, l'Italia tornò a casa con le ossa rotte e la certezza che dal 26 luglio nessun oriundo avrebbe corso su e giù per i campi per giocarsi il campionato mondiale. Ma, ecco, nessun allarmismo: basterà segnare tanto, lunedì, o comunque più della Svizzera, impegnata contro la Bulgaria a Lucerna, perché nel primo mondiale invernale (che poi è in autunno), quello vicino vicino a Natale, si possa tornare a essere protagonisti, e magari trionfare come a Wembley. Quello, però, forse è troppo prematuro anche solo sognarlo, ancora.
© RIPRODUZIONE RISERVATA