Barcellona-Inter 3-3, Inzaghi sfiora l'impresa nella bolgia del Camp Nou: per gli ottavi bastano tre punti

Mercoledì 12 Ottobre 2022 di Salvatore Riggio
Barcellona-Inter 3-3, Inzaghi sfiora l'impresa nella bolgia del Camp Nou: per gli ottavi bastano tre punti

Un finale spettacolare e non poteva essere altrimenti. Nella bolgia del Camp Nou finisce 3-3, quando il risultato era sul 2-1 per l’Inter a 8’ dalla fine. I nerazzurri vanno vicinissimi all’impresa, ma si devono accontentare del pari. Per la qualificazione agli ottavi basta adesso vincere a San Siro il 26 ottobre contro il Viktoria Plzen (che ha perso quattro gare su quattro) grazie agli scontri diretti con i catalani. Il calcio è qualcosa di meraviglioso. Perché soltanto a inizio ottobre, con la sconfitta rimediata contro la Roma (la seconda di fila in campionato, dopo quella alla Dacia Arena con l’Udinese il 18 settembre), Simone Inzaghi sembrava vacillare sulla panchina dell’Inter. E si avvicinava all’insidioso e pericoloso trittico di gare Barcellona-Sassuolo-Barcellona, con tante preoccupazioni.

Da quel momento sono passati 11 giorni e l’Inter è rinata. Quasi due successi con i blaugrana nel giro di 8 giorni e qualificazione vicina. Una cosa impensabile nel giorno del sorteggio, a fine agosto.

Invece, i nerazzurri ribaltano i pronostici e convincono anche i più scettici. Inzaghi ne esce rafforzato e adesso l’Inter ha in mano il proprio destino. Il Camp Nou è una bolgia ed è una gara davvero difficile. Ma i nerazzurri mostrano subito i muscoli con una traversa di Dzeko: la palla sbatte a terra a pochi centimetri dalla linea di porta e sfuma il vantaggio. Poco alla volta il Barcellona esce fuori. La solita fitta rete di passaggi e in tre minuti crea scompiglio nella retroguardia interista. Prima con un tiro di Raphinha all’altezza del dischetto, con la palla che finisce sul fondo. L’altra con una doppia parata di Onana su Dembelé e Pedri. E al terzo tentativo catalano, l’Inter crolla. Raphinha recupera un buon pallone, serve Sergi Roberto, pallone in mezzo e gol di Dembelé. Quanto basta per far esultare Xavi. Nella ripresa cambia tutto. L’Inter è un’altra squadra. Gioca con coraggio, tenacia, abnegazione. Pareggia subito al 5’: lancio di Bastoni, inserimento di Barella, controllo e gol. Passano 13’ e arriva il raddoppio. Calhanoglu intercetta un pallone a centrocampo e serve Lautaro Martinez, che pone fine al digiuno segnando il raddoppio con un tiro potente che entra in rete dopo aver sbattuto due volte sul palo. Quando tutto sembra finito, bisogna ricredersi. Perché a 8’ dalla fine pareggia Lewandowski, ma al minuto 88 è Gosens a far esultare l’Inter. È una gara incredibile. E Lewandowski la riagguanta: è il 3-3. E c’è tempo anche per l’occasionissima di Asllani, che invece di servire Mkhitaryan in mezzo tira addosso a Ter Stegen. La qualificazione agli ottavi è solo rimandata. Basta non sbagliare.

Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 09:39
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