Una app spalanca le porte - si fa per dire - agli assembramenti. Strano ma vero, giusto in tempo per riorganizzare un Europeo (2020) sostenibile (per Ceferin, presidente dell’Uefa). Ieri video-incontro decisivo con la Figc (anche con il presidente Gravina), che entro il 7 aprile dovrà garantire la possibilità di giocare con gli spettatori presenti allo stadio, in questo caso l’Olimpico: accordo trovato, si parte. Entro la fine della settimana verranno illustrate le modalità di questa app (scaricabile gratis per Android e Ios-Apple), il vademecum, insomma.
L’IDEA
L’idea nasce da due ingegneri di San Benedetto del Tronto, Fabio Traini (che si occupa di marketing) e Daniele Coccia (biomedico), 35 anni. La Federcalcio ha visionato la proposta, l’ha valutata e accettata, dopo due mesi di colloqui con i due ingegneri e con i membri del Cts. Lo scopo di quest’app, che si chiama Mitiga (e usa una tecnologia già sperimentata in Olanda, Spagna e Usa), è consentire l’accesso ad eventi, sportivi e non (concerti, discoteche), permettendo l’ingresso solo a persone che si sono sottoposte a vaccino o a un test (tampone o sierologico) per individuare la presenza di Sars-Cov2 in un arco temporale prestabilito, si parla di 48 ore precedenti all’evento in questione, su tifosi italiani e probabilmente anche stranieri. L’autorizzazione all’ingresso avviene in maniera standardizzata mediante QR, un codice identificativo, che evidenzi in un individuo lo stato di immunità o l’assenza del virus, che sarà valido per 24 o 48 ore. Tutto questo mitiga, ed ecco il nome dell’app, drasticamente il rischio di contagio all’interno dell’impianto che ospita l’evento. All’interno dello stadio dovrà essere garantito comunque il distanziamento e l’uso della mascherina. L’app non sostituisce tutto questo, lo affianca: la Figc conta di portare all’Olimpico, che ospiterà tre partite della Nazionale (Italia contro Turchia, Svizzera e Galles) più un quarto di finale, il 20-25 percento della capienza (stabilita in 65000 persone). Prima della pandemia erano stati venduti 250 mila tagliandi per le quattro partite romane: centomila hanno chiesto il rimborso, ci sta che, con il biglietto in mano, resti fuori. In tal caso si effettuerà un sorteggio per la scelta del tifoso da “autorizzare”.
ANONIMATO
I dati verranno inseriti direttamente nel ticket acquistato: all’ingresso non ci sarà bisogno di mostrare l’applicazione né l’autocertificazione, ma solo il biglietto, che è il vero titolo di accesso, contenente i dati che servono. Nessuno saprà se il tifoso in questione avrà scelto di sottoporsi a vaccino, a tampone o a un semplice sierologico: resterà tutto anonimo, per garantire la privacy, da sempre il nodo principale della questione. La Figc, che ha già ottenuto l’ok di massima dal governo, è pronta anche ad allargare a più di venticinquemila la portata dell’Olimpico. Entro il 28 aprile, all’Uefa va comunicato il numero consentito, mai meno di ventimila. Si dovranno stabilire, questioni non meno importanti, come i tifosi potranno uscire dall’impianto senza formare assembramenti.
ALTRI IMPIANTI
Il progetto, se ne sta parlando con la Uefa, è allargabile anche agli altri stadi che ospiteranno l’Europeo e in un futuro, se la pandemia ci farà compagnia ancora per un po’, anche per il prossimo campionato di serie A. «Gli Europei si terranno anche in Italia, ci dobbiamo lavorare.
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