L'inchiesta sui conti della Juventus entra nel vivo: è pronta in procura a Torino la richiesta di rinvio a giudizio per l'ex presidente bianconero Andrea Agnelli. Il provvedimento riguarda quasi tutte le altre persone che nelle scorse settimane avevano ricevuto l'avviso di chiusura indagini. La posizione di alcuni è stata stralciata in vista di una probabile richiesta di archiviazione.
Gravina: «La Figc non fa sconti a nessuno»
La vicende del Cda della Juventus e dell'ex procuratore arbitrale dell'Aia Rosario D'Onofrio «hanno un minimo comun denominatore, sono una mia denuncia. Quindi è la dimostrazione che la Federazione, così come ha evidenziato alcune criticità nell'episodio Juventus, aveva fatto lo stesso in tempi non sospetti a luglio nel caso del procuratore D'Onofrio, che era stato già deferito quando è venuto fuori tutto». Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina a Napoli.
«La Federazione - ha detto - non fa sconti, la Federazione è sicuramente per un principio di garanzia per tutti ma c'è un momento in cui il calcio ha l'esigenza di accumulare tutte le negatività e di scaricarle. Credo che in questi 4 anni ci siano stati tanti elementi di valutazione che fanno capire il nostro modo di essere e di agire. Quindi sottolineo: garantisti sì, siamo per un sistema di tutela, ma il mondo del calcio ha una grande capacità. Grazie alla passione, al contributo dei volontari, all'entusiasmo dei suoi tifosi, sviluppa e matura degli anticorpi e reagisce anche ad attacchi così violenti come quelli che sta subendo in questo momento. Ne usciremo come sempre, ma ne usciremo a una sola condizione: con la capacità di essere coerenti nell'applicare e nel pretendere rispetto delle regole e soprattutto nel punire, se bisognerà punire, ma nell'assolvere se nel caso di assolvere».
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