Abraham, a Roma i tifosi pazzi di Tammy: così li ha conquistati (ma non a suon di gol)

L'attaccante inglese ha il record di pali (6) ma quello che piace ai romanisti è la voglia e l'entusiasmo che mette in ogni gara

Lunedì 4 Ottobre 2021 di Gianluca Lengua
Abraham, a Roma i tifosi pazzi di Tammy: così li ha conquistati (ma non a suon di gol)

Che i gol siano una componente determinante per conquistare i tifosi, non è una novità. Ma che il carisma, le espressioni del viso, il modo di correre e sbracciarsi e le reazioni a un palo (in questo caso 6), abbiano stregato la gente, rappresenta un inedito che non accadeva da almeno una decina anni sulla sponda Roma. Tammy Abraham è riuscito nella complicatissima impresa di farsi apprezzare segnando molto poco: il suo score, infatti, indica che i gol realizzati sono ‘appena’ quattro di cui due in Conference League e due in campionato contro Salernitana e Udinese.

L’unico decisivo è stato quello contro i bianconeri.

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Abraham, l'inizio di stagione alla Roma

Un inizio poco esaltante considerando i 45 milioni versati al Chelsea per ingaggiarlo, anche se i sei legni sono un alibi più che valido. Ma a rendere orgogliosi i romanisti, come detto, non sono stati i gol, ma le dimostrazioni di attaccamento alla maglia dimostrate in appena un mese. Ieri, ad esempio, mentre i 32 mila dell’Olimpico cantavano l’inno sugli spalti senza la musica di sottofondo, Tammy ha fatto lo stesso e alla fine ha applaudito alzando le mani. Poi ci sono le reazioni ai gol mancati, quelle ai pali, le pacche sulle spalle ai compagni che sbagliano un passaggio, la tigna che ci mette in ogni azione offensiva. Insomma, un calciatore che non dà mai l’impressione di risparmiarsi e che è già entrato in empatia con il pubblico romanista. Si percepisce dai social, oltre che dallo stadio: l’hashtag #Abraham è salito in trend subito dopo il fischio d’inizio e non per aspetti negativi come spesso accade, ma per sottolineare una prestazione definita «strepitosa» e «pazzesca».

Tammy Abraham e la vita privata

Tammy ci ha messo davvero poco ad ambientarsi nella sua nuova città, nonostante sia un “ragazzo di Londra” (copyright Mourinho): ha vissuto per un periodo in un hotel in zona Parioli, poi assieme alla sua fidanzata Leah è andato a vivere nel quartiere Eur per essere vicino al centro sportivo di Trigoria. Due giorni fa ha festeggiato i 24 anni, ma era la vigilia della partita contro l’Empoli e ha dovuto passare la giornata a Trigoria. La sua fidanzata, ieri allo stadio assieme al fratello e vari amici, ha postato una foto dedicandogli un messaggio speciale: «Prego Dio he continui a benedirti, guidarti e concederti tutto ciò che il tuo cuore desidera. Sono così orgoglioso dell’uomo che sei diventato. Ti amo». Un testo tutt’altro che banale per un ragazzo che è stato capace di farsi amare anche dallo spogliatoio. Ha creato forti legami con i più giovani come Zaniolo, Calafiori e Zalewski, li aiuta a crescere e a comportarsi campioni. Lui che campione già lo è (ha vinto la Champions con il Chelsea), si comporta con umiltà e ha la consapevolezza che aiutare il prossimo è il primo step per tornare a vincere.  

Ultimo aggiornamento: 14:28
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