Allatta la figlia durante la partita, il messaggio di Antonella: «Una cosa normale»

Venerdì 5 Marzo 2021 di Gianluca Cordella
Antonella Gonzalez mentre allatta Madi (foto di Carlos Lozano/Club Tomàs de Rocamora)

Ci sono gesti che sono già potenti di per sé, ma che, quando vengono innaffiati di normalità, vedono quella potenza stessa crescere a dismisura. Più o meno fino ad assumere una rilevanza mondiale. Antonella Gonzalez ha 30 anni, gioca a basket di professione e, dovendo immaginare un pianeta con i riflettori puntati su di lei, probabilmente avrebbe pensato a quel salto nella Wnba che stava per concretizzarsi nel 2012. Ma niente. Antuneliita - nome in codice da social - nella Nba delle donne non ci arriverà mai, non farà magie nel campionato di pallacanestro più importante del mondo e la fama globale che raggiunge nove anni dopo la deve al gesto più naturale che una mamma possa fare: allattare un figlio, figlia nell’occasione, la sua piccola Madi, 11 mesi di gioioso caos e risate. La spontanea normalità che trasforma una poppata in un messaggio di portata universale è il contesto: Antonella allatta Madi durante una partita della sua squadra, il Tomás de Rocamora, club di Prima divisione di base a Entre Rìos, un pezzetto di Argentina che non è ancora Uruguay per questione di pochi chilometri.

Lo fa nell’intervallo, tranquillamente seduta a bordocampo. Mentre i fotografi e le telecamere si scatenano. Il resto lo fa il tam tam dei social network. 

Antonella Gonzalez mentre allatta Madi (foto di Carlos Lozano/Club Tomàs de Rocamora)

IMMAGINE VIRALE
Foto tenera, contesto atipico, mix esplosivo. Lo scatto viene condiviso, ritwittato, postato. Reazione francamente naturale di questi tempi. Eppure una persona stupita di questa eco, al mondo, c’è ed è proprio Antuneliita. «Davvero mi state contattando dall’Italia? Sono molto sorpresa. Mi stupisce ogni giorno di più il risalto mediatico che ha avuto la mia foto con Madi. In fondo sto solo facendo una cosa naturalissima, come allattare mia figlia». Obiettiamo che però non capita così spesso di vedere una mamma che lo fa durante una partita di basket. «È vero, ma noi siamo abituate. Mia madre con noi lo ha sempre fatto». Albero genealogico in Bignami: Antonella gioca agli ordini della sorella Laura, coach del Rocamora, la cui comunicazione è curata dall’altra sorella Vale. Laura ha raccolto l’eredità della mamma, che per anni è stata allenatrice del club, nella cui formazione maschile giocava anche il padre. Ecco fatto. «Per me è come stare a casa», argomenta Antonella.

«Affinché tutte le mamme sentano che si può fare», ha scritto sui social il club postando la foto della propria giocatrice. E il tasto delicato è proprio quello. «Essere madre non deve essere un impedimento - ci racconta ancora Antuneliita - La storia ha dimostrato che molte atlete dopo la maternità hanno ottenuto risultati grandiosi. Il sistema dovrebbe sostenere di più le donne». Già. Le raccontiamo che di recente da noi la pallavolista Carli Lloyd è stata insultata da alcuni tifosi dopo aver annunciato di essere incinta. «Che tristezza, abbiamo ancora molto da imparare - commenta - Chi è questa gente per giudicarla? Dimenticano che quando un’atleta resta incinta, che lo abbia cercato o no, deve lasciare la sua professione per portare avanti la maternità». Ovvio: conciliare sarebbe il massimo. E Antonella lo ha dimostrato. Ah, nel match in questione il Rocamora ha battuto 61-44 il Vèlez. Gonzalez ha contribuito con 8 punti, 2 rimbalzi, un assist e un messaggio al pianeta.

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