Roma, Mourinho: «Azmoun ci aiuterà, ma solo se sta bene. Lukaku? Pinto mi ha promesso un altro attaccante»

Il tecnico giallorosso ha parlato alla vigilia della sfida con il Verona

Venerdì 25 Agosto 2023 di Gianluca Lengua
Roma, Mourinho: «Azmoun ci aiuterà, ma solo se sta bene. Lukaku? Pinto mi ha promesso un altro attaccante»

José Mourinho tiene un profilo basso, ma annuncia: «Arriverà un altro attaccante. Pinto mi ha detto che lavorerà forte con la società per portare un altro attaccante dalle caratteristiche diverse da quelle che abbiamo noi».

Ecco la conferenza stampa integrale. 

Perché è stato scelto Azmoun? Cosa può dare?

«Neanche Azmoun è un nostro giocatore ancora. Per questo faccio un po’ fatica a parlarne. È a Villa Stuart non so se ha finito le visite, ancora non ha firmato. Immaginate di Lukaku che è un giocatore del Chelsea. Per non scappare dalla domanda, posso dire che ci sono club dove si scelgono i giocatori e quelli che arrivano sono di prima scelta. Ci sono tanti club, anche in Italia, ma praticamente tutti in Inghilterra in cui si definisce il profilo e il nome del giocatore e arriva quello che si vuole. Noi siamo in una situazione diversa e quello che mi è stato proposto dal direttore è Azmoun come uno dei miei attaccanti. E per essere uno dei miei attaccanti, se la sua condizione è buona, deve poter aiutare la squadra. Ha fatto benissimo allo Zenit, anche in Europa. Ha dimostrato di essere un buon giocatore. Non è andato bene al Leverkusen ed è per questo che lo riusciamo a prendere in prestito. Se sta bene e noi abbiamo la condizione per metterlo in forma può aiutare». 

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Ne manca uno in attacco, arriverà Lukaku per completare l’attacco?

«Quando il direttore mi ha proposto Azmoun mi ha detto che arriverà un altro attaccante. Così mi farà felice, se l’altro è un attaccante di qualità con Belotti, Azmoun e lui avremo buone opzioni. Più importante del mercato è la partita di domani, a domani penso ed è su domani che abbiamo lavorato in questa settimana». 

Che Verona troverà la Roma? Ci saranno circa 3000 tifosi della Roma al seguito?

«Questi 3000 saranno sicuramente buoni, ma erano pochi quelli che volevano giocare con la squadra all’Olimpico. Magari molta gente era più interessata alla metà tempo per bere una birra, bere acqua o fumare una sigaretta elettronica. Se questi vanno lì con questo caldo allora vorranno stare con la squadra. Una volta abbiamo perso, un’altra vinto. È stato sempre molto difficile, nuovo allenatore molto bravo a cui piace giocare in un altro modo rispetto a come ha giocato il Verona negli ultimi anni. Lui ha scelto di tornare alla stabilità degli anni precedenti, siamo preparati per le due situazioni. Abbiamo lavorato bene, nonostante il caldo. Abbiamo recuperato Pellegrini e Dybala dopo l’assenza della prima partita. Abbiamo perso Renato che ha un piccolo problema che non lo farà essere disponibile. Vogliamo uscire da Verona con quattro punti in classifica». 

È preoccupato da questi acquisti?

«Pinto mi ha detto che viene qualcuno in attacco. Mi ha detto che lavorerà forte con la società per portare un altro attaccante dalle caratteristiche diverse da quelle che abbiamo noi. Gli ho detto di lavorare tranquillo e io anche lavorerò tranquillo con quello che ho. Se noi non andiamo da un club per comprare un giocatore che ha fatto una grandissima stagione, è perché non abbiamo la capacità economica di farlo. Dobbiamo adattarci ai rischi che prendiamo, la gente deve capirlo. Non è una sorpresa che Renato domani non possa giocare, la sua storia negli ultimi due anni è questa. Se Renato invece giocasse al suo livello senza infortuni, sarebbe titolare del Psg. L’anno scorso c’erano tanti club che avevano dubbi su di Dybala, per questo siamo riusciti a prenderlo. Siamo diventati specialisti ad allenare gente così, con grande passato e potenziale. Siamo esperti a prendere i migliori, dargli stabilità, farli tornare al loro livello. È così la nostra realtà, tranquilli, aspettative basse, non pensare a cose a cui non si possiamo pensare. Magari per voi è sorprendente vedermi così tranquillo, ma ci sta». 

 

Si aspetta altre operazioni oltre all’attaccante?

«Hai utilizzato una parola interessante che è “mercato in uscita”. Vediamo se non arriva qualcuno dall’Arabia, la nostra rosa può migliorare o anche peggiorare entro la fine del mercato. Il rischio è presente. Abbiamo solo quattro centrali, abbiamo tre esterni di destra con Celik, Karsdorp e Cristante che può farlo. Se arriva qualcuno ottimo, se non arriva andiamo avanti così. Arriverà il momento in cui tutti sono importanti. Solbakken non ha giocato l’ultima e domani sarà in panchina di nuovo». 

Che obiettivo si pone questa Roma con un attaccante in più?

«Noi siamo noi a migliorare da soli. Il problema è che anche gli altri migliorano. Il mio obiettivo non può andare oltre a vincere la partita. Inter, Milan, Napoli, Juventus giocano apertamente per il titolo e devono finire tra i primi quattro. La Lazio ha fatto un’impresa l’anno scorso ma è stata in vacanza in Europa, l’Atalanta investe tanto, la Fiorentina che rifiuta 42+3 milioni per un giocatore dice tutto. La Roma non può rifiutare 42+3 per un giocatore. La Roma c’è tra quinto e l’ottavo. Però noi in Europa vogliamo andare avanti». 

Che problema ha avuto Renato Sanches? Tornerà dopo la sosta?

«Renato penso che tornerà dopo la sosta, magari una sorpresa ma con la storia clinica che ha spingere per recuperarlo troppo presto non è la strategia giusta. Avrà il tempo per recuperare dall’infortunio muscolare. Cristante con Paredes? I bravi giocatori possono giocare sempre insieme, sono gli allenatori a dover trovare la soluzione».

Ha fatto riflessioni su un cambio di modulo?

«Lo abbiamo fatto non in modo molto obiettivo, ma contro la Salernitana. Quando è uscito Smalling, con Cristante abbiamo fatto quasi una difesa a quattro con gli stessi meccanismi della difesa a tre. Alla fine, domani sono solo cinque e la prossima settimana sarà l’ultima in cui avremo una partita alla settimana. Poi sarà Europa giovedì e campionato domenica e in questo caso qui a centrocampo abbiamo ottime soluzioni. Dipende anche dagli attaccanti che abbiamo, i secondi di Dybala possono essere Lorenzo o Auar. Quello che ci manca è l’intensità, non siamo una squadra veloce che gioca al suo ritmo che non è molto alto. Dal momento che Zaniolo è andato, abbiamo perso anche la sua profondità e potenza fisica. Renato quando sta bene sarebbe molto importante per voi».

A fine conferenza ai soli giornalisti presenti, José Mourinho ha polemizzato contro la direzione arbitrale di Roma-Salernitana: «Ricordate quando una settimana fa vi ho detto di guardare le panchine? Al 67' uno dello staff tecnico ha rimesso la palla in campo interrompendo il gioco e non è stato ammonito. Se lo avessi fatto io sarei stato espulso». 

Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 08:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA