Vaccini ai giovani, Jacobs e i campioni di Tokyo testimoni olimpici

Domenica 15 Agosto 2021 di Mauro Evangelisti
Vaccini ai giovani, Jacobs e i campioni di Tokyo testimoni olimpici

Il primo a comparire con un video in cui mostra la medaglia d’oro conquistata a Tokyo è Vito Dell’Aquila, ventenne pugliese, campione di taekwondo. Rilanciato sui social da Presidenza del Consiglio e Ministero della Salute spiega: «Voglio consigliare a tutti i giovani e a tutte le persone di vaccinarsi per potere riprendere le attività in sicurezza». Dell’Aquila era stato anche il primo degli atleti azzurri a vincere la medaglia d’oro nella trionfale cavalcata in Giappone dello sport italiano. Dopo di lui gran parte dei vincitori delle medaglie parteciperanno alla mobilitazione a favore della campagna vaccinale.

L’obiettivo è convincere sia giovani e giovanissimi, in vista della ripartenza delle scuole, sia quella fascia di età tra 40 e 69 anni in cui il rischio di ricovero è alto in caso di contagio (eppure permane una pericolosa percentuale di persone non protette).

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I protagonisti di Tokyo 

Saranno coinvolti, ad esempio, anche i protagonisti di una delle vittorie più belle, i velocisti della staffetta 4 per 100 Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Desalu e Filippo Tortu. L’iniziativa della presidenza del Consiglio e del Ministero della Salute va in parallelo con un’altra che sta cominciando nel Lazio, dove l’assessore alla Salute, Alessio D’Amato, schiererà i vincitori delle medaglie che sono nati in questa regione o vi vivono: aiuteranno lo sprint finale della campagna vaccinale che ha già raggiunto la copertura del 70 per cento. «Eravamo già partiti con questa campagna, li porteremo nelle scuole, nelle palestre e nelle biblioteche» dice D’Amato. Dal governo precisano che l’iniziativa nazionale era stata pianificata prima dell’inizio delle Olimpiadi, d’intesa con il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

L'obiettivo

Perché è importante dare una nuova scossa alla campagna vaccinale? Nell’ultima settimana c’è stata una frenata. Spiegano dalla struttura commissariale che fa capo al generale Francesco Figliuolo: sono 2.353.032 le dosi iniettate nell’ultima settimana, ad una media di 336.147 al giorno, con un calo di circa un milione rispetto ai numeri della settimana precedente, quando le somministrazioni erano state 3.316.075 (con una media di 473.725 al giorno), sono dati «coerenti con il piano e previsti in questo periodo a cavallo di Ferragosto. Si stanno facendo molte prime dosi tra i giovani e anche nella fascia over 50».

Resta però un dato di fatto: soprattutto in alcune Regioni, a partire dalla Sicilia e dalla Provincia autonoma di Bolzano, siamo ancora lontano da un’ampia copertura delle categorie maggiormente a rischio over 50. Inoltre, per una ritorno a scuola, con un più alto livello di sicurezza, è necessario vaccinare più ragazzi nella fascia di età 12-19 anni. Da domani, su richiesta di Figliuolo, è stato deciso che i giovanissimi possono ricevere l’iniezione negli hub vaccinale in modo libero, senza una preventiva prenotazione. Per i meno giovani, invece, la strategia è differente: punta a incaricare i medici di base di contattare i propri assistiti che ancora non si sono vaccinati e neppure si sono prenotati. Musumeci in Sicilia ha ordinato un vero e proprio censimento dei non immunizzati e chiesto di allestire dei centri fissi di vaccinazione nei comuni. Il Lazio, che ora vuole raggiungere il traguardo dell’85 per cento della popolazione immunizzata, prima dell’iniziativa delle Olimpiadi, che punta anche a coinvolgere campioni come Caterina Banti e Massimo Stano, ha già collaborato con il mondo dello sport, visto che ha regalato ai giovani che andavano a vaccinarsi biglietti e gadget ufficiali della Roma e della Lazio. L’Emilia-Romagna ha organizzato delle strutture itineranti che offriranno i vaccini nelle sagre, nelle feste, nelle piazze e nei mercati.

 

Ultimo aggiornamento: 07:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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