La “banda dei quattro” azzurri (Larsen, Di Maria, Pellacani e Giovannini) si fa d’argento nella piscina europea di Budapest

Lunedì 10 Maggio 2021 di Piero Mei
La “banda dei quattro” azzurri (Larsen, Di Maria, Pellacani e Giovannini) si fa d’argento nella piscina europea di Budapest

La “banda dei quattro” si fa d’argento nella piscina europea di Budapest; quattro ragazzi nati il più “vecchio" nel 1999 (Andreas Sergent Larsen, papà danese, mamma milanese, lui che ha scelto l’Italia) e gli altri nel terzo millennio (Sarah Jodoin di Maria, mamma canadese, papà calabrese, nata a Toronto, italiana per scelta, è del 2000; Chiara Pellacani e Riccardo Giovannini, 2002. 2003. “romani de Roma” e romanisti) che si tuffano nel futuro, un bel futuro e sorprendemente salgono sul podio in una specialità nella quale l’Italia al meglio era stata quinta.
Questa specialità è il team event, che propone tuffi vai, sincronizzati e no, dal trampolino e dalla piattaforma, secondo una formula che strizza l’occhio allo spettacolo ed all’intrigo sempre più alla moda dello sport misto.
I quattro ragazzi, che s’allenano spesso a Roma, all’Acqua Acetosa che è per i tuffi quel che sono per il nuoto Ostia e Verona e per il sincro Pietralata, i centri federali che molta parte hanno avuto e hanno nello sviluppo vincente degli sport dell’acqua, hanno superato se stessi. L’Italia, con i suoi 428 punti chiude a tre soli punti dalla Russia d’oro e sette punti sopra la Germania, campione uscente, che schierava anche il supercampione Hauding, 32 medaglie europee nel carniere. Una bellissima sorpresa per la felicità del direttore tecnico Oscar Bertone e dei giovani allenatori, che, insieme con Domenico Rinaldi, il più “navigato”, sono partecipi del progetto. I tecnici sono Benedetta Molaioli, Tommaso Marconi, Francesco Dell’Uomo e Francesco De Angelis detto Pippo, un team misto (e romano) per un team event.
Le due ragazze d’argento hanno in tasca il pass olimpico appena conquistato a Tokyo: Chiara ne tutto sincro dal trampolino con Elena Bertocchi e Sarah nel singolo dalla piattaforma.
 Il “sergente” Larsen, ventiduesimo a Tokyo, potrebbe, mai dire mai, rientrare dalla finestra del ripescaggio. Bellissimo un suo tuffo, il secondo della serie azzurra, da 80.50 punti.
Dice il cucciolo Giovannini che aveva “biogno di fiducia e certezze e questa gara me le ha date; siamo amici e l’affiatamento si vede”; “Dovevamo rompere il ghiaccio e divertirci” dicono le due ragazze, “lo abbiamo fatto ed abbiamo pure preso una medaglia d’argento”; “Non aspettarsi grandi risultati” è il segreto del successo second0 Larsen. E Oscar Bertone commenta: “La coppa del mondo ci ha dato consapevolezza; i ragazzi sono tutti motivati e gareggiano con il sorriso che è un buon approccio per fare risultati; abbiamo superato nazioni leader nei tuffi, ma dobbiamo restare liberi di testa”.
 

Ultimo aggiornamento: 21:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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