Tre monoposto in mezzo decimo, a Suzuka battaglia Verstappen-Ferrari

Domenica 9 Ottobre 2022 di Giorgio Ursicino
La Ferrari a Suzuka

Come al solito in qualifica è Verstappen contro Ferrari.

Il campione del mondo olandese conquista la quinta pole stagionale a Suzuka, piegando Leclerc per appena un centesimo e Sainz di cinque. Un niente. Gli altri staccati “anni luce” per l’attuale F1 che dovrebbe controllare che tutti i team spendano lo stesso budget. Sergio Perez, pur al volante di una Reb Bull come quella di Max e dominatore con autorità la scorsa settimana a Singapore, è staccato di mezzo secondo. Più o meno il doppio la paga rimediata da Ocon, Hamilton, Alonso e Russell. Questa mattina, mentre in Europa prenderemo il caffè, l’olandese volante scatterà davanti a tutti per andarsi a prendere la dodicesima vittoria dell’anno e, se conquisterà pure il giro veloce, matematicamente anche il suo secondo Titolo con quattro gare di anticipo. Mondiali sul campo che rischiano di traballare se la sua squadra ha fatto abuso di “doping finanziario” come si sibilla in giro.

La Fia, in realtà, la sta tirando troppo per le lunghe a conferma che qualcosa non ha funzionato. Che i conti depositati a marzo fossero in regola doveva essere annunciato entro settembre. La data però è stata fatta slittare prima al 5 e poi al 10 ottobre, forse perché c’era qualcosa che non filava. Domani finalmente uscirà il verdetto e il Circus spera che tutto rientri nei ranghi altrimenti si scatenerà una battaglia feroce che potrebbe capovolgere, a posteriori, le due ultime stagioni. I rumors raccontano del team campione da una parte e Mercedes e Ferrari dall’altra non disposte a chiudere un occhio sulla rigidità di un regolamento che può spostare facilmente l’ago della bilancia. Il team principal Horner ha tuonato di non lanciare accuse immotivate, giurando che, quando uscirà il report, non risulteranno infrazioni. Vedremo.

Prima bisogna disputare uno dei GP più avvincenti del Campionato che non si corre più da prima della pandemia. La pista giapponese è un vero tempio della velocità, paragonabile a dire dei protagonisti solo a Spa per i brividi che trasmette a che guida. Saliscendi, disegno ad “otto”, asfalto drenante s super abrasivo che nei curvoni veloci e ciechi genera un inevitabile sottosterzo che penalizza che gomme anteriori. Anche le posteriori sono ben sollecitate nei salitoni a tutto gas e nell’accelerazione all’uscita della chicane. Già ieri, sul giro secco, i pneumatici hanno giocato un ruolo cruciale e, sia Charles sia Carlos che hanno guidato benissimo, si sono lamentati perché, nel finale, la trazione non era ottimale.

Verstappen ha ottenuto la partenza al palo nel primo tentativo del Q3. Nel secondo non è riuscito a migliorarsi nonostante la pista diventasse di giro in giro più veloce gommandosi. Su un cordolo è uscito molto largo ed ha perso uno dei convogliatori aerodinamici. All’ultimo tentavo con lo rosse nuove le Ferrari hanno fatto leggermente meglio avvicinandosi al rivale. Il leader della generale è stato chiamato dai commissari insieme a Norris perché hanno rischiato di appiccicarsi nel breve rettilineo che va dalla curva 130R alla chicane finale. Max aveva già scavalcato Lando nel giro di lancio che in sesta marcia stava rendendogli la pariglia.

L’olandese, quasi fermo, si è masso per traverso per scaldare le gomme ed il britannico, per evitarlo, ha dovuto tagliare sul prato. Poteva diventare una prima fila tutta Rossa, mala direzione corsa affibbiava solo un reprimenda ai ragazzi dopo averli ascoltati. Altra incognita potrebbe essere la pioggia, attesa proprio durante il GP. Per la Ferrari è una chance in più, visto di solito come tratta i pneumatici la Red Bull. In gara è attesa anche la Mercedes che si è giovata tutto puntando più su un assetto da bagnato con il quale era andata molto bene il venerdì con l’asfalto mezzo allagato.

Ultimo aggiornamento: 08:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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