Nino Benvenuti diventa un fumetto: l'amore per la boxe e per l'Istria

Mercoledì 5 Febbraio 2020 di Gigi Bignotti
Nino Benvenuti diventa un fumetto: l'amore per la boxe e per l'Istria
Nino Benvenuti diventa un fumetto, come in passato è successo, per rimanere sul ring, a Cassius Clay/Muhammad Ali, arrivato a sfidare perfino... Superman. Il campione oro olimpico di Roma 1960 e mondiale dei medi, racconta la propria storia al nipotino in un volume firmato da Mauro Grimaldi e dallo stesso ex pugile con le illustrazioni di Giuseppe Botte. Si intitola 'Nino Benvenuti, il mio esodo dall'Istria' (Ferrogalli ed.) perchè la storia comincia con l'esodo del futuro campione dalla terra natia. Così certe pagine recuperate attraverso l'originale narrazione di immagini diventano, attraverso dialoghi semplici ed efficaci, patrimonio di conoscenza anche per bambini e ragazzi.

ESULE ISTRIANO
«L'Istria è la mia terra - dice Benvenuti (81 anni) -, e ancora oggi mi sento un esule. Ci ho lasciato il mio cuore e la mia rabbia per essere stato derubato della mia identità. Solo l'esodo di 350.000 istriani ha evitato che si consumassero massacri ancora più brutali di quelli delle foibe. Quando siamo arrivati in Italia, ci chiamavano fascisti, ma eravamo italiani, da allora non ho più avuto una patria». Seguono poi l'oro di Roma 1960 e i match, divenuti epici, contro Emile Griffith per il mondiale da professionista. Nella dualità in cui giocano i soli colori del bianco e nero emergono opposti apparentemente lontani, del nonno che racconta e del nipote che ascolta, di navi che salpano per viaggi senza ritorno, di vittorie e sconfitte.
 
Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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