Boxe, la Nazionale italiana in ritiro a Cuba: «Due settimane per crescere ancora»

Lunedì 14 Maggio 2018 di M. Pas.
La nazionale italiana di pugilato a Cuba
Due settimane di ritiro, in vista dei Giochi del Mediterraneo, al via in Spagna il prossimo 22 giugno. Una location speciale, per gli Azzurri Elite, che sono volati a l'Avana (Cuba), scortati, oltre che da Emanuele Renzini, dai due tecnici cubani, Gerardo Gonzalez Bicet e Jorge Valdez Perez (entrati a far parte della nostra Nazionale lo scorso mese di dicembre). Una trasferta che rappresenta, ovviamente, anche un test quotidiano, davanti ad alcuni dei più promettenti colleghi cubani. Undici gli italiani volati dall'altra parte del mondo: Federico Serra, Manuel Cappai, Giuseppe Canonico, il 20enne Francesco Iozia, Paolo di Lernia, il 22enne Mirko Natalizi (reduce da una performance convincente nelle WSB), Francesco Magri, Salvatore Cavallaro, Valentino Manfredonia, Simone Fiori e il +91 Guido Vianello.



«Il luogo della preparazione è stato scelto perché la squadra cubana è una delle più forti al mondo – spiega il tecnico Renzini – Inoltre, questi pugili hanno uno stile e una scuola molto diverse dalla nostra e potrebbero aiutarci a colmare alcune delle nostre lacune e, quindi, a farci crescere». «Ci alleniamo da soli per quanto riguarda la parte atletica - spiega il tecnico - mentre una parte degli sparring la effettuiamo con la squadra youth e un'altra con la Prima divisione. A oggi abbiamo effettuato delle sessioni di sparring molto produttive: i ragazzi stanno crescendo di forma e si stanno adeguando allo stile degli avversari. Sono molto soddisfatto, perché ogni giorno stanno migliorando. Alla fine del ritiro, ne sono certo, avremo fatto un bel salto di qualità».

«Questi 14 giorni di ritiro a Cuba, nella scuola pugilistica più famosa al mondo, sono molto importanti per noi – racconta Vianello, che durante la trasferta ha festeggiato il suo 24esimo compleanno - La boxe cubana trionfa nei vari campionati mondiali ed Olimpiadi da diversi anni e per me è un vero e proprio onore stare qui tra di loro. È sorprendente vedere questi super campioni allenarsi in palestre umilissime dove non c'è neanche l’acqua potabile. Stare qui è un arricchimento continuo sia dal punto di vista tecnico che umano». Vianello osserva anche che spesso «nelle palestre italiane dimentichiamo il vero valore di questo sport, l'andare oltre la vera fatica, superare ogni tipo di ostacolo anche quello della sede. Il tempo meteorologico purtroppo non ci sta aiutando data la pioggia continua ma sono sicuro che questa Cuba ci lascerà tanto».
Ultimo aggiornamento: 19:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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