Gli ultimi minuti dei 10mila metri sembrano un'eternità, ma alla fine Davide Ghiotto esulta e vola. Riscrive la storia del pattinaggio velocità d'Italia. Dopo l’argento di Francesca Lollobrigida nei 3000, il vicentino di Altavilla conquista il secondo bronzo consecutivo (era toccato a Nicola Tumolero quattro anni fa a Pyeongchang) alle Olimpiadi di Pechino, dove lo svedese Nils Van der Poel ha stabilito il record del mondo (12’30”74), secondo Patrick Roest (12'44''59) nella specialtià.
L'ESULTANZA DI ZAIA
«Un bronzo che vale oro, una medaglia (la nona per la spedizione azzurra) arrivata al termine di una gara fantastica, nella distanza più lunga del pattinaggio di velocità e segnando addirittura la miglior prestazione personale oltre che il nuovo record italiano. Fantastico Davide, che regala all’Italia e al Veneto una strepitosa medaglia!». Il presidente Luca Zaia si congratula con lo speedskater Davide Ghiotto, 28enne di Altavilla Vicentina tesserato con le Fiamme Gialle.
«Una prestazione da batticuore, la sua: è partito fortissimo ma ha saputo anche tenere le energie per il finale, non mollando mai e segnando in 12 45’ 98” il nuovo record italiano di specialità. Cuore e gambe, grinta e coraggio, per un bronzo che parla doppiamente veneto. A seguire Ghiotto è, infatti, il polesano Maurizio Marchetto, già allenatore di campioni come Enrico Fabris e di varie squadre nazionali. Il bronzo olimpico nel pattinaggio di velocità resta in Veneto, dato che a Pyeongchang nel 2018 a vincere la stessa medaglia fu Nicola Tumolero, vicentino di Roana. Un viatico importante in vista delle Olimpiadi 2026, quelle di Milano e Cortina: bravissimo Davide, orgoglio veneto!».