L'Ungheria ha battuto 13-10 l'Italia nella semifinale del Preolimpico di pallanuoto femminile in corso di svolgimento a Trieste.
«Sapevamo che sarebbe stato difficile. Abbiamo commesso tanti errori ma le ragazze hanno dato tutto. Potevamo giocarcela in maniera diversa e invece sono venute fuori tutte le loro qualità: il rammarico è di non aver fatto ciò che avevamo preparato; peccato per le occasioni in superiorità numerica sprecate». L'Olimpiade di Tokyo è sfumata per il Setterosa, e il ct delle azzurre Paolo Zizza non nasconde tutta la sua delusione per la sconfitta contro l'Ungheria. «Dovevamo rimanere attaccate a loro e invece sono scappate subito - dice ancora il tecnico azzurro -. Adesso bisogna recuperare le energie fisiche e mentali per la partita contro la Grecia. Non dobbiamo disperdere il lavoro svolto in questi mesi: ci sono tante giovani che attraverso queste sconfitte devono crescere e rinforzarsi». Chiara Tabani, calottina numero 2, parla con le lacrime agli occhi, che si vedono nonostante la mascherina indossata al contrario. «Non sono momenti facili ma dentro abbiamo una rabbia enorme - dice -. Speravamo di giocare una finale diversa, ma domani dobbiamo ripartire, reagire e battere la Grecia, perché non si sa mai. Non ci lasceremo andare e continueremo a darci da fare fino alla fine».